Semplici

Spezia-Inter, Semplici: “Faccio i complimenti ai miei ragazzi”

Leonardo Semplici nel post partita di Inter-Spezia, match della ventiseiesima giornata della Serie A

L’allenatore dello Spezia Leonardo Semplici, al termine del match vinto per 2 a 1 contro l’Inter, e valevole per la ventiseiesima giornata della Serie A, ha raccontato le sue impressioni sul match del Picco ai microfoni di DAZN.

Che effetto fanno le parole di Maldini? “Faccio i complimenti ai ragazzi, grande prestazione dopo un primo tempo di sofferenza. Abbiamo fatto un bel secondo tempo. Per quanto riguarda il mio lavoro, quando subentri devi cercare di creare autostima. Cerchiamo di portare idee e mentalità, ho trovato un guppo di grandi valori morali e tecnici”.

Sei stato tu ad adattarti alla squadra o viceversa? “Da quando ho esordito in A mi hanno messo l’etichetta del 3-5-2, ma ho anche giocato a quattro come oggi, quando la squadra si è espressa meglio. Quando subentri e trovi una situazione, come in questo caso di difficoltà, cerchi di trasferire autostima che i ragazzi avevano perso. Piano piano cerchi di mettere concetti e mentalità. Questa squadra deve provare a fare la gara con tutti: contro l’Inter c’erano delle difficoltà, ma abbiamo ribattuto colpo su colpo e siamo stati bravi a reagire. Ci abbiamo creduto fino alla fine. Mi stanno dando delle soddisfazioni. Avevamo messo Zurkowski a fare schermo da Brozovic, poi abbiamo cambiato la posizione di Agudelo, ma l’Inter nel primo tempo ci ha messo in difficoltà. Siamo rimasti in partita da squadra, poi siamo passati al 4-2-3-1 e abbiamo concesso meno, sapendo gestire la partita nelle difficoltà. Merito dei ragazzi, abbiamo portato a casa un risultato importante battendo una delle squadre italiane più forti, se non la più forte”.

Offrirà la cena a Dragowski per il rigore parato? “L’ho già offerta settimana scorsa, ora tocca a loro (ride, ndr). Mi piace stare insieme, è un bel gruppo e mi piaceva conoscere tutti, è importante capire le qualità tecniche ma anche morali di ognuno di loro, parlandoci”.