Inzaghi

Spezia-Inter, Inzaghi: “Sconfitta che fa male”

Simone Inzaghi nel post partita di Spezia-Inter, match della ventiseiesima giornata della Serie A

L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, al termine del match perso per 2 a 1 contro lo Spezia, e valevole per la ventiseiesima giornata della Serie A, ha raccontato le sue impressioni sul match del Picco ai microfoni di DAZN.

Quanti sono i rimpianti per questi problemi ormai cronici per l’Inter in trasferta? “C’è delusione, sarà una nottata brutta ma martedì giochiamo un ottavo di Champions. Fa male questa sconfitta, ma è venuta con modalità diversa dalle altre. Abbiamo messo tutto, ci voleva più cattiveria per trovare il gol. Non puoi chiudere 0-0 il primo tempo, perché il calcio è questo. La sconfitta è brutta, mi prendo le responsabilità; i ragazzi hanno messo tutto, dovevamo essere più cinici. Questo è il calcio, in trasferta il trend è negativo. Il risultato non ci soddisfa ma la squadra ha tenuto bene il campo”.

Doveva calciare Lukaku il primo rigore? “Lukaku e Lautaro sono i due rigoristi, quest’anno non era mai successo di averli in campo insieme perché Lukaku è stato fuori tanto. Dragowski è stato bravissimo, ma mi soffermerei sui 28-29 tiri; ci voleva più cattiveria perché avremmo meritato il gol prima. Poi dopo il pari non dovevamo concedere il rigore a loro”.

Definirà ora la gerarchia dei rigoristi? “No, sono loro due. Di volta in volta sceglieremo, sono bravi tutti e due”.

Hai già parlato con la squadra?”No, parleremo domani ad Appiano. Ci sarà tutto il tempo necessario. Questa sconfitta fa male, il calcio non fa sconti. Abbiamo salutato i nostri tifosi, non erano contenti ma in campo la squadra ha dato. Chiaramente una sconfitta così non ci sta bene, serve più cattiveria e convinzione”.

Avete fatto comunque alla grande i primi 15-20 minuti. “Sì, la squadra ha approcciato bene la gara. Ma abbiamo preso gol su due occasioni, dobbiamo aggiustare qualcosa fuori da San Siro. Il trend va cambiato, sono tante squadre lì in zona Champions. Dobbiamo reagire, il calcio è questo: fra tre giorni ci sarà una partita importantissima per la nostra Champions”.

Come si spiega questo mal di trasferta? “L’anno scorso abbiamo fatto un percorso diverso, questa sera serviva più cattiveria e convinzione. Fortuna? Non ci credo tantissimo, nel calcio la fortuna va cercata”.