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Genoa-Inter, Conte: “I numeri parlano chiaro, i ragazzi stanno dando il massimo”

Antonio Conte nel post partita di Genoa-Inter, match della trenataseiesima giornata di Serie A

L’allenatore dell’Inter Antonio Conte al termine del match vinto contro il Genoa per 3 a 0 e valevole per la diciassettesima giornata di ritorno della Serie A, ha raccontato le sue impressioni sul match di ‘Marassi’ ai microfoni di Sky Sport.

Dal punto di vista dei numeri, il secondo posto non è così male…
“No, il problema però è vedere come si vede il bicchiere. Io penso che nell’ultimo periodo, non so per quale motivo, si è sempre voluto vederlo vuoto. Però ci sono che numeri parlano chiaro, questi ragazzi stanno facendo buonissime cose e sicuramente si può e si deve migliorare. Però al tempo stesso devo fare i complimenti a loro: sono ragazzi seri, non stanno mollando. Dispiace per alcune partite perché penso che ci sono annate dove semini poco e raccogli tanto e altre viceversa, come accaduto all’Inter quest’anno”.

Sanchez rischia di tornare allo United durante l’Europa League. C’è un po’ di rabbia?
“Mi auguro che il club possa risolvere la questione, per tre quarti di campionato abbiamo giocato con solo Lukaku e Lautaro davanti più Sebastiano Esposito che deve fare il suo percorso. Va dato ancora più merito ai ragazzi, poi mi auguro che il club possa risolvere la situazione perché avere un’alternativa davanti è fondamentale”.

Se la Lazio dovesse vincere sarete in tre in due punti, il rischio che il quarto posto non basti per la Champions c’è anche se remoto. Hai in mente di fare scelte ben precise per l’Europa League o si va per vincere le ultime due gare?
“Noi dobbiamo finire questo campionato nel migliore dei modi. Lo meritano i tifosi e lo meritiamo noi, perché ci sono dei numeri che rimangono e voglio siano numeri importanti, che testimonino il buon lavoro dei ragazzi. Da parte nostra c’è la voglia e la motivazione di arrivare più in alto possibile. Il campionato lo vincerà qualcun’altro ma noi dobbiamo avere l’ambizione di arrivare il più in alto possibile”.

Vincere l’Europa League non sarebbe un acceleratore straordinario per la crescita?
“Penso innanzitutto che sia più facile usare il verbo vincere che riportarlo sul campo. Non è mai facile, in Europa League ci sono fior di squadre come il Manchester United che penso ci vogliano rubare l’idea: in Inghilterra si dice che lo United deve vincere per forza l’Europa League perché domani si gioca il posto Champions. Vogliamo fare del nostro meglio, dico ai ragazzi di non porci limiti sapendo che si sta facendo un percorso e che vogliamo crescere. Ma già col Getafe non sarà facile, è una squadra tignosa che difende in dieci e mena. Si pensa che sia fatta, però non è così. Arriviamo comunque a giocarci l’Europa League dopo un cammino estenuante, mi auguro di avere tutti gli effettivi a disposizione. Abbiamo fatto a meno di Vecino e Sensi per tutta la stagione praticamente”.

E questo accresce i rimpianti?
“Non è questa la questione. Devi fare i conti con assenze inaspettate, come quelle di Vecino e Sanchez. Non finirò mai di ringraziare un calciatore come Borja Valero, che chiamo San Borja Valero perché ci ha salvati in tantissime situazioni dove eravamo tirati. Anche oggi è entrato e ha messo le cose a posto. Poi è giusto che si facciano le giuste valutazioni per non ripetere determinati errori”.