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UEFA, si va verso l’abolizione del Fair Play Finanziario: le novità

L’UEFA pronta ad abolire il Fair Play Finanziario

Nel prossimo futuro i club potrebbero fare i conti con una nuova rivoluzione dal punto di vista economico. Secondo la Gazzetta dello Sport, l’UEFA starebbe pensando a stoppare il Fair Play Finanziario così come è adesso e a riformularlo secondo diversi parametri.

L’idea di base sarà il passaggio dall’idea di “spendere quanto si incassa” a “spendere il necessario senza sprechi”. Alla luce della necessità di cambiare il sistema vi sono ovviamente gli effetti economici della pandemia, con dati disastrosi ben più del 2008, e praticamente quasi nessun club in linea con i parametri.

Il nuovo modello avrà quindi nel mirino sprechi ed esagerazioni, perché il calcio è in crisi ma gli stipendi dei calciatori e le commissioni agli agenti non accennano a diminuire.

Un’idea potrebbe essere l’introduzione di un salary cap, da camuffare in una luxury tax per garantire la conformità ai regolamenti europei: si compra un giocatore, si versa una percentuale da distribuire al sistema. Inoltre, le sanzioni sportive potrebbero essere ridotte in favore di maggiori sanzioni economiche.

In ogni caso, è improbabile che la UEFA voglia imporsi sui club senza dialogo. La crisi richiede interventi condivisi, ma bisogna fare in fretta. Non tutti saranno contenti, ma qualcosa va fatto per tutelare il sistema. Lo sanno bene le leghe straniere come quella tedesca o spagnola che da tempo hanno implementato regole più severe.

In Italia, invece, bisognerà intervenire come auspicato dal presidente Gravina che ha lanciato per primo l’idea di un tetto agli stipendi. I lavori UEFA sono già cominciati con l’obiettivo di arrivare a un’approvazione entro fine anno, con entrata in vigore dal 2022, e periodo di adattamento graduale, qualche anno, prima di andare a regime e consolidarsi meglio del sistema precedente.

(fonte: calcioefinanza.it)