Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Inter, match della trentacinquesima giornata della Serie A 2021/2022
Domani l’Inter sarà impegnata nella sedicesima giornata del girone di ritorno della Serie A 2021/2022 contro l’Udinese di Gabriele Cioffi. Alla vigilia del match l’allenatore nerazzurro Simone Inzaghi ha presentato il match in conferenza stampa. Ecco le sue parole.
Come arriva la squadra alla partita di domani?
L’abbiamo preparata in due giorni e mezzo, ma in una grande squadra questo rientra nella routine stagionale.
Come sta Handanovic?
Handanovic ha un problema importante, stamane ha fatto un lavoro parziale. C’è qualche speranza per domani. Ci proverà, altrimenti abbiamo Radu e Cordaz pronti.
Hai sentito nella squadra la rabbia e la voglia di cancellare Bologna?
L’umore dopo la partita non era dei migliori, è stata una delusione forte. Ma in questi giorni ho visto un ottimo spirito di gruppo, la squadra ci vuole credere fino alla fine. Ogni partita è difficile, per cui la squadra ci proverà fino alla fine. Ci mancano quattro gare più la finale di Coppa Italia. Le affronteremo una alla volta e poi faremo la conta. Ci auguriamo di regalare altre soddisfazioni ai tifosi dopo la Supercoppa.
La sconfitta di Bologna ricorda quella di campionato col Milan. Rispetto ad allora, che differenze ci sono?
Rispetto alla sconfitta col Milan l’analogia è che avremmo meritato un altro risultato, ma il calcio è così. A Bologna abbiamo fatto un ottimo primo tempo e non dovevamo finire sull’1-1. Avremmo dovuto segnare di più perché un errore del portiere è risaltato di più ma sul 3-1 non se ne sarebbe parlato. L’errore può capitare come può capitare all’attaccante di sbagliare un gol o a un tecnico di sbagliare un cambio o la formazione. Si è parlato tanto di questo recupero, avremmo voluto giocarlo a gennaio. L’abbiamo giocato e perso. Ma non molliamo, può accadere di tutto e la squadra in questi giorni ha reagito nel migliore dei modi.
Sa già chi giocherà nel caso in cui Handanovic non dovesse farcela? L’esperienza di giocatori come Dzeko può essere importante domani?
Abbiamo qualche problematica di formazione. Tornano Gosens e Vidal, non ci saranno Bastoni e Calhanoglu. Se non dovesse farcela Handanovic giocherà Radu che ha la mia totale fiducia. E’ un ottimo portiere, si è messo a disposizione sempre anche se ha giocato pochissimo e ha una carriera importante davanti. Per le altre scelte aspetterò domani per valutare la condizione di tutti.
Quali errori non doveva commettere a Bologna?
Quando si perde ci sono sempre errori. Dovevamo essere più cinici nel primo tempo, abbiamo avuto grande predominio e avremmo dovuto ammazzare la partita. Purtroppo abbiamo perso una gara fondamentale che ci avrebbe portato in testa. Dobbiamo inseguire, focalizzandoci sulle nostre partite, su quel che possiamo incidere, cioè le partite dell’Inter. Sapendo che è un campionato che ogni domenica riserva sorprese.
Si dà per scontato che il MIlan vinca ma non ci sono gare facili. Pensi che il Milan possa cadere?
Più che pensare a Milan, Napoli o Juventus, penso all’Udinese. Se n’è parlato poco ma è una squadra in salute, ha una media punti ad aprile inferiore solo all’Inter. Affrontiamo una squadra in un ottimo momento che ha qualità e forza. Dobbiamo fare attenzione a quel che dobbiamo fare noi.
Sono più da temere le squadre che devono salvarsi o chi gioca con la testa più “leggera”?
Tutte devono preoccupare. Abbiamo visto la partita di mercoledì o quella prima. Sono tutte difficili, non starei a pensare a cosa stanno lottando. Devi arrivarci al massimo per avere tante scelte.
Vi siete fatti un’idea per il rientro di Bastoni?
Speriamo di recuperarlo per la finale di Coppa Italia. Ha avuto un problemino nella rifinitura prima del match di Bologna. E’ qualcosa in più di un affaticamento ma fisioterapisti e dottori sono a disposizione per rimetterlo in sesto.
Col senno di poi a Radu sarebbe servita qualche partita in più?
Io dico quel che vedo. Si è sempre allenato nel migliore dei modi. Non sono per l’alternanza dei portieri perché per me ci deve essere una gerarchia. Qui era chiara, Handanovic ha sempre dato ampie garanzie. Radu in Coppa come in allenamento mi ha sempre dato grande affidamento e quindi non ho pensato fosse necessario fargli fare qualche partita in più.
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