Simone Inzaghi nel post partita di Torino-Inter, match della ventinovesima giornata della Serie A 2021/2022
L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, al termine del match pareggiato per 1 a 1 contro il Torino, e valevole per la decima giornata del girone di ritorno della Serie A, ha raccontato le sue impressioni sul match dello stadio ‘Olimpico Grande Torino’ ai microfoni di DAZN.
“Ci sono state tante situazioni. Nel primo tempo come aggressività meglio il Toro anche se ha fatto gol su calcio d’angolo mentre Berisha ha fatto due interventi strepitosi. Nella ripresa primi 25′ bene, siamo entrati in campo con un’inerzia diversa. Meritavamo prima il pareggio, in tal caso avremmo potuto vincere. Ma non sono contento dell’approccio, dovevamo fare di più. Per vincere lo Scudetto bisogna approcciare meglio le gare”.
L’Inter rimane comunque in scia di quelle davanti. Forse Brozovic era l’unico giocatore da non perdere stasera. “Abbiamo perso forze, energie, giocatori in un momento cruciale della stagione. Ma non deve essere un alibi, possiamo fare meglio. Ci rimangono 10 finali più la semifinale di ritorno di Coppa Italia, dobbiamo recuperare forza e giocatori il più possibile. Ma questa partita veniva dopo un periodo molto compresso di partite. Ora dobbiamo recuperare energia e qualche risultato che è venuto meno. Dobbiamo affrontare queste dieci finali una alla volta”.
In Europa avete fatto partite di altissimo livello, in campionato avete fatto sei punti in sei partite. Perché questa fatica? Sei preoccupato? “Abbiamo abbassato le nostre medie, ma non ci sono preoccupazioni. Abbiamo la possibilità di allenarci di più e meglio e dobbiamo ottimizzare le nostre forze analizzando il perché questi risultati siano venuti meno. C’è stanchezza fisica e mentale, siamo l’Inter e possiamo fare meglio. L’approccio non è stato buono ma poi abbiamo creato tantissimo”.
Lo status di favorita ha generato pressione e responsabilità? “A me no, ma nemmeno ai ragazzi. Sapevamo da dove siamo partiti, poi abbiamo fatto ricredere tutti ma ne siamo orgogliosi. Ci sono tante squadre forti e attrezzate lì davanti, qualcuna ha avuto più tempo per attrezzarsi ma noi non ci tiriamo indietro. Affronteremo al meglio queste dieci finali poi vedremo”.
La rimonta del Milan non vi ha tolto certezze? “Assolutamente no. In quella partita non sono andate tante cose, probabilmente c’è un po’ di stanchezza. Il doppio confronto col Liverpool può togliere energie fisiche e mentali, ma lo abbiamo voluto con tutte le nostre forze e tra andata e ritorno ci rimane un grande rammarico. Magari saremo qui a parlare di altro”.
Pentito di non aver cambiato Sanchez ad Anfield? “Assolutamente no. Ho molta cura degli ammoniti ma in quel momento ci stava dando tanto. Difficile per un tecnico fare sostituzioni, ma erano gli stessi giocatori coi quali abbiamo vinto la Supercoppa contro la Juve. Dobbiamo prenderci responsabilità”.
Sul rigore di Belotti. “C’è piede, palla, l’arbitro lì. La valutazione la deve fare lui, noi abbiamo pagato a caro prezzo ma non ne voglio parlare perché ho già pagato con la squalifica dopo la Juve”.
Cambia la favorita per lo Scudetto? “Siamo tantissime squadre che stanno dando vita ad un campionato entusiasmante”.