Non accenna a finire la crisi di Suning: ecco la posizione dell’Inter
La grave crisi economica che sta colpendo Suning non accenna a placarsi. Il colosso cinese che detiene la maggioranza dell’Inter, non riesce a sollevarsi e via via si sta vedendo sequestrare tutti gli asset ad esso collegati. Questo però, secondo il Corriere dello Sport, non dovrebbe riguardare il club di Viale della Liberazione anche grazie al finanziamento ricevuto da Oaktree Capital Group lo scorso maggio.
“Alcuni creditori guidati da China Construction Bank, ritenendo discriminati i bond internazionali di Suning Appliances rispetto ai creditori domestici, già il 2 agosto si erano rivolti al tribunale di Hong Kong. Quindi prima della mossa di Suning Appliances, che appare quasi disperata. Jason Kang, dello studio legale internazionale Kobre & Kim specializzato anche in ricerche e investigazioni internazionali, è oggi alla ricerca di asset internazionali riconducibili a Zhang per tentare sequestri conservativi e altre azioni che ristorino i creditori. La situazione è chiaramente drammatica per l’impero Zhang, in via di sgretolamento”.
“Il finanziamento che Zhang ha ottenuto da Oaktree, garantito dal pegno sulle azioni dell’Inter, dovrebbe scongiurare questa ipotesi: se il pegno è stato registrato, il fondo americano ha prelazione su qualsiasi pretesa di terzi. Non dovrebbero esistere dubbi in proposito, essendo impensabile che un investitore così sofisticato non abbia tutelato la sua posizione. Tanto più che l’Inter ha cooptato due nuovi amministratori nel CdA e modificato lo statuto, introducendo clausole che rendono meglio azionabile il pegno”.