Milan Skriniar intervistato da Sky Sport
L’Inter si prepara al rush finale che inizierà domenica sera contro il Napoli. In vista della trasferta partenopea, Milan Skriniar ha rilasciato un’intervista a Sky Sport. Diversi gli argomenti trattati dallo scudetto al gioco della squadra, ecco le sue parole.
“Sicuramente prima non avremmo mai pensato di avere questo vantaggio ad otto partite dalla fine, però lavoriamo per arrivare sempre più in alto possibile. Ci alleniamo ogni giorno con grande gioia e grande atteggiamento. Ogni giorno sappiamo che possiamo migliorarci e facciamo sempre meglio”.
Avete un numero di punti da centrare per raggiungere l’obiettivo…
Non ho mai fatto calcoli, non li facciamo: affrontiamo le partite una dopo l’altra. Dobbiamo vincere la prima e poi pensare alle altre. La prossima partita è sempre la più importante.
Un anno fa avevate vinto contro il Napoli: in questo anno è cambiato qualcosa?
L’atteggiamento è sempre lo stesso, il percorso è quello di crescere tutti insieme. Siamo uniti, lo si vede ogni domenica in campo.
La difesa a tre: questo modo di giocare ti ha completato come giocatore?
Dovevo abituarmi anche io, ci è voluto un po’ di tempo, ma sono contento perché tutti abbiamo lavorato in questa direzione, migliorando.
Cosa vi dice Antonio Conte?
Che dobbiamo lavorare e non dobbiamo guardare la classifica: solo prepararci per l’avversario che dobbiamo affrontare.
Conte come allenatore ma quasi come compagno di squadra…
Vero, ci aiuta molto: siamo una squadra molto unita. Questo è quello che conta.
Quale è la forza della vostra difesa, del vostro terzetto davanti ad Handanovic?
Cerchiamo di stare compatti. La mia opinione è che è merito di tutta la squadra, anche nelle ultime partite nelle quali siamo stati più bassi e compatti è merito anche di centrocampisti e attaccanti. La nostra fase difensiva comincia in attacco e la nostra fase offensiva inizia dal portiere.
La lingua ha aiutato Eriksen ad inserirsi?
La lingua è importantissima per capirsi con i compagni. Christian ora capisce quasi tutto, sapevamo che era forte, aveva bisogno un po’ di tempo ma sta facendo molto bene. Ci dà una grande mano in fase offensiva ma anche difensiva.
I vostri attaccanti vi danno sicurezza…
È importante sapere che davanti hai giocatori forti, che possono tenere palla o segnare in ripartenza o in tanti modi. E poi ci aiutano in fase di non possesso.
C’è stato un momento in cui è venuto fuori l’orgoglio?
L’eliminazione di Champions ci ha dato sicuramente forza, siamo diventati più uniti ancora. Il percorso dura da un po’ e siamo orgogliosi.