Serie A

Serie A, calciatori contro la ripresa: rischio infortuni troppo alto e questione stipendi i nodi principali

Calciatori contrari alla ripresa della Serie A

Se giovedì potrebbe arrivare il via libera alla ripresa della Serie A, a mettere tutto in discussione ci pensano ora i calciatori. Secondo, quanto riportato da Repubblica, questi sarebbero contrari alla ripresa in quanto ritengono troppo alto il rischio di infortuni, viste le partite ravvicinate, e inoltre resta sempre aperto il nodo stipendi.

La battaglia non è semplice: mentre le norme del fair-play finanziario Uefa escludono dalle coppe i club con contenziosi aperti sugli stipendi (il Milan tenta l’accordo soft, 20% dello stipendio a luglio, recuperato a ottobre), la Federcalcio ne accetterà l’iscrizione alla prossima stagione. I procuratori sollevano un altro problema: perché rischiare di farsi male in una squadra che presto si dovrà salutare?”

Giovedì il ministro dello sport Spadafora annuncerà (con ogni probabilità, ndr) la data della ripresa (il 13 giugno con i recuperi Atalanta-Sassuolo, Inter-Samp, Verona- Cagliari e Torino-Parma, oppure il 20 con la giornata numero 27) ed è ancora aperta la questione centrale: quarantena individuale o di squadra, se c’è un positivo nel gruppo? Il protocollo per il campionato, che attende l’approvazione del Cts, suggerisce di verificare la curva dei contagi fino a metà giugno”

“C’è un rischio medico anche per la stagione attuale e la prossima a ridosso, dopo la Champions e l’Europa League in agosto. Nella videoconferenza di oggi tra UEFA e Eca, l’associazione dei club, la questione delle date verrà affrontata solo informalmente, in attesa delle decisioni del comitato esecutivo del 17 giugno”.

Il calcio europeo, del quale la Champions è un pilastro, non approderà alla decisione del basket, che ieri ha annullato la stagione dell’Eurolega con l’epilogo programmato a Istanbul, dove invece l’UEFA conta sempre di chiudere la Champions il 29 agosto, mentre il primo turno preliminare della prossima edizione è ufficiosamente fissato per fine luglio. A settembre deve ripartire la prossima Serie A: il 12, secondo la volontà dei club, la cui tesi è che i calciatori abbiano già fatto loro ferie durante la pandemia

(fonte: Repubblica)