Dejan Stankovic nel post partita di Sampdoria-Inter, match della ventiduesima giornata della Serie A
L’allenatore della Sampdoria Dejan Stankovic, al termine del match pareggiato per 0 a 0 contro l’Inter, e valevole per la ventiduesima giornata della Serie A, ha raccontato le sue impressioni sul match del Luigi Ferraris ai microfoni di Sky Sport.
“Partita molto intensa, bella, combattuta. Faccio i complimenti ai ragazzi, diamo continuità dopo Monza, quando non ho parlato perché ero triste dopo l’episodio all’ultimo secondo. Ora mi pento di non aver parlato per dare merito a questi ragazzi e il punto di oggi è merito loro. Faccio i complimenti a Inzaghi e alla sua Inter: sono davvero fortissimi, gli faccio un grande in bocca al lupo”.
Hai pensato di poterla vincere?
“Ci abbiamo provato qualche volta a metterli in difficoltà, ma la tensione c’è e capisco certi errori. Con maggior tranquillità, qualche ripartenza pulita potevamo farla. Abbiamo avuto le nostre occasioni, ma anche l’Inter ne ha avute e siamo stati fortunati. Io credo nell’umiltà e nell’orgoglio”.
Ora in cosa sperate per salvarvi?
“Non voglio guardare indietro. Ultimo secondo a Empoli, ultimi minuti con l’Udinese, quello che è successo a Monza… Crediamo nel nostro lavoro. L’Inter ha avuto una grande palla anche nel finale, ma noi eravamo pronti lì a bloccarla. E sono contento per Murillo, in campo dopo tanto: lui, Nuytinck e Amione grandi prestazioni. Bravi tutti, abbiamo speso tantissimo e ora dobbiamo prepararci a sabato”.
L’Inter all’inizio era dilagante, poi siete riusciti a meritarvi un punto.
“A volte la tensione lega le gambe, ma volevamo anche prenderci rischi calcolati alzandoci e pressando. L’Inter gioca a memoria, i centrocampisti fanno strappi da paura, escono in palleggio… La partita ti portava ad abbassarti per essere più compatto, ma io volevo provare a prenderli alti. Molto orgoglioso dello spirito di gruppo”.
Perché tante difficoltà a fare gol?
“Ce la stiamo mettendo tutta, le sto provando tutte. Oggi c’erano Lammers, Djuricic, Gabbiadini, Cuisance: quattro offensivi. La difficoltà c’è, ma non dobbiamo abbatterci. Col Monza abbiamo fatto due gol, oggi potevamo farne di più. Miracolo? Testa alta e non pentirci di non aver dato tutto”.