L’Inter Primavera rimonta il Cagliari e vola in finale scudetto
Partita da Pazza Inter per la Primavera di Chivu che nella semifinale scudetto contro il Cagliari prima va sotto e poi rimonta e centra la qualificazione al prossimo turno. I nerazzurri si giocheranno il titolo contro la Roma nella finale in programma per martedì sera.
L’avvio è in salita perché il Cagliari corre bene in campo aperto e scompiglia la difesa nerazzurra. Rovida stende Delpupo, lanciato verso la porta, fuori area. Punizione dal limite e gol fulminante di Desogus, che buca Rovida sul suo palo. 0-1 e partita tutta da costruire per la squadra di Chivu, contratta e poco lucida in avanti. Tentativi estemporanei, con Valentin Carboni da fuori, e poco altro. Il finale di tempo è ancora peggio dell’inizio del match. Tra il 43′ e il 46′, prima dell’intervallo, i nerazzurri crollano. Al 43′ Carboni commette fallo e regala un calcio di rigore, segnato da Zito Luvumbo. Al 46′ il tris, ancora con Desogus.

Notte fonda. Chivu pesca dalla difesa, manda in campo Jurgens, Owusu e poi Iliev e soprattutto Abiuso. L’Inter non è sufficientemente brillante per riaprire il match, al Cagliari il ritmo basso sta bene e in ripartenza prova sempre a pungere. Zito Luvumbo manca la chance del 4-0, l’Inter resta in vita ma con una montagna altissima da scalare. Non sembra averne le forze, ma insiste nella ricerca di un episodio che riaccenda le speranze.
Finalmente, al 77′, arriva. Sangalli trova una bella conclusione da fuori, un rasoterra solo respinto dal portiere sardo: Abiuso, abilissimo, non sbaglia il tap-in e segna l’1-3. L’Inter si butta in avanti, getta palloni in area, va all’arrembaggio. D’Aniello nega il gol a Owusu, Sangalli non trova la ribattuta vincente. Sembra così spegnersi la speranza? No, l’Inter non molla. Al 90′ Abiuso, con un perentorio stacco di testa, infila in rete il pallone del 2-3. Mancano cinque minuti di recupero, la fisicità dell’Inter ha il sopravvento su un Cagliari che nel finale aveva rinunciato a tutti i suoi uomini migliori. Sembra ineluttabile, il 3-3 e infatti arriva, in una scarica di gioia incredibile: altro pallone alto, sponda di Hoti per il gol di testa da pochi passi di Sangalli.
Il 3-3 manda il match ai supplementari. L’Inter può gestire perché al 120′ i nerazzurri, anche con il pareggio, possono qualificarsi alla finale. Iliev scheggia la traversa su punizione, il Cagliari ci prova ma non ha più la spinta giusta. Quando al 113′ Palomba è solo davanti a Rovida e spara il pallone fuori, l’Inter vede la finale. Di contrasto in contrasto, i nerazzurri resistono, gestiscono. E chiudono, al 121′, sul 3-3, volando in finale, dopo una partita infinita e bellissima.