Parla il coordinatore del dibattito pubblico per il nuovo stadio Andrea Pillon
Il coordinatore del dibattito pubblico sul nuovo stadio di Milano, Andrea Pillon, è stato intervistato dal Corriere della Sera. Tanti gli argomenti toccati, tra cui la capienza del nuovo impianto e il ‘verde’ pubblico. Ecco le sue parole.
“Durante il primo incontro la maggior parte delle domande ha riguardato la forte preoccupazione che la capienza ridotta a 60mila posti possa portare a un aumento del costo dei biglietti, escludendo così le fasce più deboli. Le altre criticità che stanno emergendo riguardano gli impatti ambientali e la qualità di vita dei residenti. Continua a permanere ma molto meno il tema della ristrutturazione di San Siro già affrontato in un paio di incontri. Visto che in città sul tema di San Siro riqualificato si dibatteva ben prima dei nostri incontri, ho voluto portare il tema all’interno del dibattito in modo da poterlo inserire nella relazione finale e dare modo così ai club di poter dire “sì mi convincono e quindi torno indietro e ristrutturo San Siro” oppure, “rimango della mia idea di un nuovo stadio””.
“Nella mia esperienza di dibattiti nessun progetto è mai uscito uguale a come è entrato. Qualcosa cambia sempre, non è una messa cantata. Alcuni comitati contestano il fatto che il dibattito non sia fatto su un progetto definitivo ma su uno studio di fattibilità. Ma se ci fosse stato il progetto definitivo allora sì che sarebbe stata una messa cantata perché non si sarebbe potuto cambiare nulla, mentre qui ci sono tante cose che possono cambiare. Sia l’Inter sia il Milan hanno sempre detto che tutto è abbastanza rivedibile, dalla capienza al verde. Anche i progettisti non si nascondono dietro valutazioni di tipo normativo ma cercano di entrare nei tempi e di dare delle risposte ai temi che vengono sollevati”.