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Parma-Inter, Conte: “Servirà attenzione, avversario da non sottovalutare”

Antonio Conte in conferenza stampa alla vigilia di Parma-Inter

Domani l’Inter sarà impegnata nella sesta giornata del girone di ritorno della Serie A 2020 /2021 contro il Parma di Roberto D’Aversa. Alla vigilia del match l’allenatore nerazzurro Antonio Conte ha presentato il match in conferenza stampa. Ecco le sue parole.

Il Parma è in difficoltà di classifica, ma contro lo Spezia si è ritrovato. Che gara si aspetta?
“Una gara difficile anche perché in questo anno e mezzo il Parma ci ha creato delle difficoltà. Siamo riusciti a vincere solo una volta pareggiando le altre due. Hanno una classifica pesante, ma ci sono elementi di esperienza, qualità, un ottimo tecnico come D’Aversa. Bisognerà fare grande attenzione e giocare col giusto approccio e la giusta tensione. Il Parma è bravo a proporsi, bisognerà essere molto attenti in fase offensiva perché hanno giocatori che in ripartenza fanno male”.

C’è qualcosa su cui dovete ancora lavorare e migliorare?
“In fase realizzativa dobbiamo essere più cattivi ed efficaci. Creiamo tanto con tutta la squadra, non è questione dei soli attaccanti. Dobbiamo essere più precisi, cercare di sfruttare tutte le situazioni”.

La squadra ha imparato a gestire meglio le pressioni?
“La squadra è cresciuta, detto questo le pressioni saranno sempre maggiori da qui a fine campionato. Rispetto all’anno scorso siamo in una situazione diversa, siamo in testa e dovremo dimostrare di essere bravi a gestire le pressioni avendo raggiunta la maturità che serve per vincere”.

In che condizioni è Vidal?
“Si sta allenando, sta cercando di dare continuità perché da quando è arrivato ha avuto problemi un po’ sparsi. E’ un generoso, non si è mai voluto fermare per essere a disposizione della squadra. Per questo lo ringraziamo, al tempo stesso era giusto che iniziasse a cercare di arrivare non dico al top, ma anche solo all’80% della condizione. Ci sta lavorando, è a disposizione, può giocare 1′ come 30′, come non giocare”.

Rispetto a un anno fa quale salto di qualità ha fatto la squadra? La percentuale dell’1% di vittoria di cui aveva parlato a luglio 2019 è cresciuta?
“Penso che ci sia un dato di fatto, abbiamo battuto la squadra che ha vinto nove anni di seguito. Penso che questo sia importante, anche perché l’anno scorso ci avevano battuto sia all’andata che al ritorno, consolidando il loro strapotere. Penso che quella vittoria ci abbia dato autostima e consapevolezza. E’ inevitabile che in un anno e mezzo di lavoro per forza si deve crescere come singoli, organizzazione. Sotto tutti i punti di vista, nella mentalità, nella voglia. Detto questo sapete benissimo che mancano 14 partite da qui alla fine e come ho detto prima dovremo dimostrare di essere cresciuti totalmente. C’è solo un modo per dimostrarlo ed è vincere. Se non lo fai hai sempre margini di miglioramento”.

Da qui a fine anno il ritmo da tenere resta quello attuale o c’è bisogno di un’accelerata?
“Più si avvicina la fine del campionato è più si avvicina il momento in cui dobbiamo dimostrare di aver fatto un salto di qualità”.

Come sei riuscito a riavere il miglior Sanchez?
Alexis è nella miglior condizione psicofisica da quando è arrivato all’Inter. Veniva da due anni tribolati allo United, dopo il problema alla caviglia lo abbiamo aspettato diversi mesi. C’è voluta pazienza da parte sua e nostra, ma ora è nel miglior momento di forma. Inizio a rivedere degli scatti del vecchio Alexis, merito a lui che ha continuato ad allenarsi, sa benissimo che ha davanti Romelu e Lautaro che stanno facendo molto bene, ma anche questi due sanno di avere dietro un giocatore che preme e può dare un importante apporto.

E’ una scelta quella di non guardare ai diffidati?
L’esperienza mi porta a dire che non bisogna guardare oltre la prossima partita. Per noi la più importante è quella col Parma. Abbiamo bisogno di vincere, sapendo quali sono le difficoltà. Fare calcoli non mi interessa, se dovesse arrivare un’ammonizione giocherà un altro. Ho grande fiducia in tutta la rosa. Non vedo il motivo per fare calcoli stupidi.

Il pallone viaggia meglio nelle ultime partite. Crede sia ascrivibile al doppio play o a una condizione mentale migliore?
Cerchiamo sempre di far viaggiare velocemente il pallone, a volte viaggia meglio e altre no. Onestamente penso che abbiamo fatto ottime partite in passato altrimenti non saremmo dove siamo. Non è questione solo delle ultime tre partite, penso che ci sia un trascorso in cui abbiamo fatto bene. La differenza è che non stiamo prendendo gol, prima eravamo più offensivi, sbilanciati. Adesso lo siamo meno.