Nuovo stadio Inter e Milan Manica CMR

Nuovo Stadio – Inter e Milan aspettano un altro si: maggio decisivo?

Inter e Milan ottimiste sul nuovo stadio

Nonostante il calcio è fermo causa emergenza Coronavirus, c’è una partita che Inter e Milan stanno giocando, e insieme: quella legata alla costruzione del nuovo stadio. Il nodo che sta bloccando i progressi è quello legate alle cubature per le infrastrutture per poter permettere alle due società di rientrare dall’investimento del nuovo impianto, ma tutto potrebbe sbloccarsi nel mese di maggio.

“Senza urlarlo troppo, la strada sembra più in discesa. Inter e Milan hanno continuato a guardare al futuro anche nel pieno dell’emergenza coronavirus e il progetto del nuovo San Siro ogni giorno fa un passo in avanti. A gennaio, rispondendo alle
richieste del Comune, i club
avevano presentato la variante
più importante del masterplan
originale, ovvero il salvataggio
in chiave sportiva di una parte
del Meazza”.

“A maggio potrebbe arrivare il nuovo okay tecnico del Comune e quindi ricominciare l’iter politico dell’intero progetto a Palazzo Marino. Lavoro sui numeri Inter e Milan in queste settimane non hanno arretrato di un passo. Adesso addirittura rilanciano: in un momento così difficile per la città, avere ancora investitori pronti a mettere la bellezza di 1,2 miliardi di euro
per il nuovo distretto di San Siro è un segnale molto positivo che i club non smettono di sottolineare”.

“Il progetto di luglio 2019 parlava di 180 mila metri cubi di edifici extra stadio, una delle condizioni di Palazzo Marino per dare il pubblico interesse – sicuramente la più vincolante – puntava sulla riduzione di questa soglia. Il piano regolatore per San Siro prevede un indice di edificabilità dello 0,35, i club sono partiti da 0,63. La richiesta su cui si concentrano le verifiche di Inter e Milan per trovare la quadra è una delle più basse considerando i progetti più importanti approvati negli ultimi anni a Milano, ma ciò non ferma nerazzurri e rossoneri. Con i numeri che concede il Comune, magari alzati di un po’, la sostenibilità economica del progetto resta in piedi. Ecco perché le distanze tra le parti non sono più abissali e il clima è più positivo
rispetto a fine 2019: non ci sono state richieste folli da Palazzo Marino, limare le posizioni è possibile”
.

(fonte: Gazzetta dello Sport)