Beppe Marotta sul momento dell’Inter
Lunedì nero in casa Inter dopo la sconfitta esterna contro il Bologna. A rassicurare l’ambiente, quest’oggi è intervenuto Beppe Marotta, amministratore delegato sport del club nerazzurro, che ha concesso un’intervista a Sky Sport. Queste le sue parole.
“Vorrei fare un’analisi degli ultimi anni: nel 19-20 secondi e finale di Europa League, poi scudetto, poi con Inzaghi la conquista della Coppa Italia e la Supercoppa e nel 22-23 un’altra Supercoppa e stiamo andando avanti nelle coppe. Siamo secondi in classifica, la performance dell’Inter è la migliore di tutte. Stagione agrodolce. Siamo protagonisti in Champions League e in Coppa Italia, ma la manifestazione più importante è il campionato e lì abbiamo discontinuità di risultati”.
“Inzaghi è sicuramente un giovane professionista, molto bravo, un allenatore in cui crediamo, sta facendo a nostro giudizio un ottimo lavoro. La fiducia non è mai venuta meno. Oggi dobbiamo sapere che è difficile vincere ed essere competitivi. Noi lo stiamo facendo. Oggi dopo Bologna emerge un fatto su cui bisogna assolutamente trovare rimedio e lavorare: quello della discontinuità contro avversari nettamente alla portata. Con le provinciali che hanno un valore inferiore abbiamo ottenuto due punti. La terapia dev’essere individuata, non vogliamo creare alibi, siamo qua a chiedere ancora più motivazione e concentrazione per non perdere di vista l’obiettivo. È lì che oggi dobbiamo lavorare, dove allenatore e squadra devono lavorare per trovare rimedi”.
Inzaghi e la squadra cosa devono fare per avere a fine stagione una valutazione positiva e guadagnare continuità e per farvi dire andiamo avanti con Inzaghi e questi giocatori?
“Devono dimostrare che l’applicazione deve essere ancora più forte nel momento in cui gli avversari devono essere rispettati, oggi il campionato italiano è tale che quando vai a giocare con avversari di provincia e trovi moltissime difficoltà. Ci deve essere massima concentrazione e non sottovalutare nulla perché gli avversari oggi si sono emancipati, sono rafforzati e possono mettere in difficoltà chiunque”.
Le parole di Lautaro da leader sono state molto dure, come le avete ascoltate e vissute?
“Ho apprezzato molto quel che ha detto significa avere grande senso di appartenenza che poi è quello che serve e ogni giocatore deve avere. Le dichiarazioni d’amore di Lautaro significano essere dispiaciuti per la sconfitta ma significa anche rimarcare che c’è tanto da lavorare, e quindi di grandissima utilità per sensibilizzare la squadra”.
Lukaku resta all’Inter?
“Lukaku più volte ha manifestato la volontà di restare, oggi è un giocatore del Chelsea, al termine della stagione tornerà lì e poi si aprirà uno scenario nuovo e vedremo se negoziare un suo ritorno con noi”.
Questione rinnovi
“Oggi abbiamo alcuni giocatori in scadenza altri come Calhanoglu e Bastoni che hanno scadenza più avanti. Dal punto di vista del cuore sarebbero tutti da confermare, dal punto di vista razionale e della programmazione bisogna amaramente fare delle scelte ma stiamo lavorando in tal senso per far si che ci sia anche anno prossimo squadra competitiva”.
Ci sono stati episodi di nervosismo può essere anche questo che determina che non ci sia sempre la giusta mentalità?
“Posso garantire che nello spogliatoio c’è grande armonia e compattezza, tutti si stimano e remano tutti dalla stessa parte altrimenti non saremmo qua e avremmo preso provvedimenti differenti”.