Beppe Marotta

Marotta: “Con metro distanziamento stadi aperti al 25-30%. Norma da rivedere. In due anni l’Inter ha perso 120 milioni di euro”

Beppe Marotta sul metro di distanziamento negli stadi

È polemica sulla norma del Governo che prevede un metro di distanziamento per il pubblico che da agosto tornerà negli stadi, per il 50% della capienza. A parlare riguardo l’argomento, definendosi contrario, è l’amministratore delegato sport dell’Inter Beppe Marotta che ha parlato della vicenda all’ANSA. Queste le sue parole.

“Sarebbe utile eliminare il metro di distanziamento tra un posto e l’altro, tenendo obbligatorio il Green Pass, che in questo momento rappresenta il massimo della tutela per tutti. Con il distanziamento la capienza, prevista al 50%, verrebbe ridotta al 25/30%. Questa situazione provocherebbe un danno considerevole alle casse dei club. Pur apprezzando la decisione sulla riapertura, cerchiamo di lavorare tutti insieme per rendere gli stadi più sicuri e vivibili, senza perdere di vista gli introiti”.

Marotta
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“Nelle ultime ore si è parlato tanto di questo argomento. La cosa più importante è la tutela della salute dei cittadini e dei tifosiPrendo atto della decisione delle autorità governative che hanno stabilito la riapertura degli stadi al 50% della loro capienza, in realtà bisogna fare un ragionamento ulteriore. In quasi tutti gli impianti italiani, utilizzando i parametri che sono stati proposti dal Governo (il distanziamento di un metro tra un posto e l’altro, ndr), la capienza verrebbe ridotta ulteriormente al 25/30%”. 

“Questa situazione provocherebbe un danno economico considerevole alle casse dei club. So che il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, si sta prodigando in questi giorni per venire incontro a questa esigenza delle società. Sarebbe, forse, più utile eliminare il metro di distanziamento tra un posto e l’altro tenendo obbligatorio il Green Pass, che in questo momento rappresenta il massimo della tutela per tutti”.

“Pur apprezzando la decisione presa dal Governo sulla riapertura al pubblico, cerchiamo di lavorare tutti insieme per rendere gli stadi più sicuri e totalmente vivibili. Senza perdere di vista la parte degli introiti per i club: l’Inter, ad esempio nelle ultime due stagioni, ha dovuto registrare un mancato introito pari a circa 120 milioni. Questa collaborazione garantirebbe un aiuto rilevante alla voce ‘ricavi’ nei bilanci di ogni società”