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Lukaku vs Ibrahimovic, la palla passa alla Procura Federale: ecco cosa rischiano i due

Sotto la lente di ingrandimento la lite tra Lukaku e Ibrahimovic

Spetterà alla Procura Federale presieduta dal procuratore Giuseppe Chiné mettere – con ogni probabilità – la parola fine alla lite scoppiata tra Lukaku e Ibrahimovic alla fine del primo tempo del derby di Coppa Italia, di settimana scorsa. Cosa rischiano i due giocatori? Ecco la risposta data dalla Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport in edicola oggi.

“Che l’arbitro (Valeri convocato anche lui, ndr) ammetta ora di aver sentito qualcosa, ma di aver deciso di non estrarre comunque il rosso, è praticamente da escludere. Quindi la Procura procederà con le sue indagini che prenderanno il via dall’analisi di audio e video. Solo nel caso in cui non tutto risulti comprensibile, si potrebbe procedere con nuove audizioni. Quindi verrà deciso se deferire o meno”.

“Le parole incriminate sono note, ci si concentrerà sul «voodoo di merda» di Ibra e sul «ti sparo» (questo meno chiaro) di Lukaku. Chinè valuterà se certe frasi, in particolare quelle dello svedese, possano essere considerate una violazione all’art. 28 del Codice di giustizia sportiva sui «comportamenti discriminatori» (che tra le sanzioni comprende anche la squalifica a tempo) o se si tratti “solo” di «condotta gravemente antisportiva»”.

“Se la Procura federale dovesse ritenerla espressione discriminatoria contro una pratica religiosa (in riferimento alla frase dello svedese citata sopra, ndr), potrebbe rientrare nell’ambito di applicazione dell’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva – conferma il Corriere dello Sport –. In tal caso lo svedese rischia dieci giornate di squalifica in Coppa Italia oppure una sanzione disciplinare a tempo. Saranno considerate anche le frasi proferite dall’interista Lukaku, e di conseguenza eventuali sanzioni anche per il belga”.

“La tesi principale del Milan è che lo svedese ha pronunciato quella frase sulla base di una storia che circola in Inghilterra riguardante il proprietario dell’Everton e i riti voodoo che influirono sulle scelte di mercato di Lukaku, senza però discriminare le origini dell’atleta. Dall’altra parte l’Inter ha condannato la reazione eccessiva del proprio tesserato ma pensa che Lukaku sia stato toccato nella sfera personale, con riferimenti alla madre di Romelu, tanto da scatenare una risposta emotiva molto forte dell’attaccante”.  

(fonte: Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport)