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Juventus-Inter, Conte: “Pagati gli errori dell’andata”

Antonio Conte nel post partita di Juventus-Inter, semifinale di ritorno della Coppa Italia 20/21

L’allenatore dell’Inter Antonio Conte, al termine del match pareggiato per 0 a 0 contro la Juventus, e valevole per la semifinale di ritorno della Serie A, ha raccontato le sue impressioni sul match dell’Allianz Stadium ai microfoni di Rai Sport.

“Secondo me avremmo dovuto concretizzare delle situazioni che avevamo creato ed è un peccato perché in 180 minuti si sono viste due squadre che hanno combattuto fino alla fine. Abbiamo pagato alcuni regali fatti all’andata. Fino alla fine abbiamo cercato di far gol perché sapevamo che con una rete li avremmo messi in difficoltà. Mi dispiace perché queste partite si giocano su 180′, abbiamo provato a ribaltarla subito ma non ci siamo riusciti. Bisogna imparare dagli errori e ripartire e riprovare”.

Fonti Juventus parlano di un alterco in tribuna a fine partita. “Dovrebbero dire la verità, il quarto uomo ha visto cosa è successo tutta la partita, dovrebbero essere più educati. Non c’è niente da dire, servirebbe più sportività e rispetto che chi lavora”.

Lukaku un po’ in ombra oggi. “Era una partita difficile, giocavamo contro la Juventus che ha ottimi giocatori. Romelu non è sembrato al 100% ma anche oggi ha dato il massimo, ci sono dei momenti in cui si è più in forma e altri in cui si è più opachi. Per noi è un giocatore importante”.

Si aspettava di più da Eriksen? “Christian ha fatto la sua parte, volevamo avere due play con lui e Brozovic, abbiamo messo in difficoltà la Juventus, abbiamo fatto noi la partita, sono contento di quello che ha dato”.

Fuori dalle coppe ora vi concentrate sul campionato e sullo scudetto? “Cerchiamo di guardare sempre in alto, anche in Champions abbiamo provato ad arrivare in fondo, a volte ci riesci altre meno. In Coppa Italia usciamo in semifinale come l’anno scorso, dobbiamo lavorare per cercare di essere dove vorremmo ma ancora non ci siamo. E’ iniziato un percorso, si impara dagli errori e si continua a lavorare. Ma l’Inter ha riacquistato credibilità. fa paura agli avversari, oggi ha fatto paura alla Juve”.

Sensi è il terzo play per lei? “Non parlerei di gerarchie, Stefano deve tornare a dare affidabilità al 100%. Purtroppo ha vissuto un anno bersaglioato da infortuni e questo ti fa perdere anche fiducia. Sto cercando di fargli prendere confidenza sul campo, a lavorare a livello psicologico, abbiamo anche questi problemi noi allenatori”.

E’ mancato anche Lautaro stasera? “Non dimentichiamo che giocavamo contro una signora squadra, venire qui e fare la partita con questa personalità non è da tutti. L’eliminazione brucia ma oggi c’è poco da rimproverarci. Poi gli attaccanti devono segnare, hanno avuto le occasioni e dovevamo fare meglio. Quando parlo di percorso e step di crescita parlo un po’ di tutto, Lautaro ha 22 anni e sta giocando titolare nell’Inter. Ha davanti un futuro importante ma è ancora all’inizio, non possiamo pensare che ci risolva le situazioni. O vinciamo da squadra o non abbiamo giocate straordinarie che risolvono le partite”.