Allegri

Juventus-Inter, Allegri: “Gara equilibrata”

Massimiliano Allegri nel post partita di Juventus-Inter, semifinale di andata della Coppa Italia

L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, al termine del match pareggiato per 1 a 1 contro l’Inter, e valevole per la semifinale di andata della Coppa Italia, ha raccontato le sue impressioni sul match dello Juventus Stadium ai microfoni di Sport Mediaset.

“Non so niente di cosa sia successo dopo il triplice fischio, sono andato negli spogliatoi prima. Non ho visto l’espulsione di Cuadrado. Niente di che, un po’ di confusione dopo una gara equilibrata. L’Inter veniva da un momento non facile, ma è sempre l’Inter. Noi abbiamo finito la gara in crescendo, detto questo dispiace perché la gara era finita. Dovevamo essere più svelti sull’ultima palla, Kostic doveva essere più malizioso. C’è stata questa ingenuità. ma il risultato è giusto. Occasioni da una parte e dall’altra, sapevamo che conterà il ritorno. Dispiace perché era evitabile il pareggio”.

La squadra sta bene. “Durante la sosta abbiamo lavorato, stiamo bene fisicamente. Siamo arrabbiati per questo pari, ma dobbiamo accettarlo. Nel primo tempo siamo stati lenti nella circolazione del pallone, nella ripresa abbiamo dato un po’ più di pressione”.

Di Maria e Vlahovic non sono di grande supporto alla squadra. “Dusan ha fatto una buona partita, Angel è straordinario e raccorda bene il gioco. Dobbiamo occupare meglio l’area, è vero, una volta entrato Chiesa siamo passati meno in mezzo al campo e siamo andati sugli esterni. La prima situazione importante l’ha avuta Di Maria, sono contento di lui e di Vlahovic”.

Di Maria era arrabbiato al cambio. “Sicuramente era arrabbiato, ma io devo fare delle sostituzioni in base all’andamento della partita. Era da tanto che non giocava, l’ho tolto perché avevo bisogno di un giocatore di strappo come Chiesa”.

Il rientro di Chiesa. “Federico sta crescendo di condizione, il dolore dietro al tendine è diminuito. Sono contento di come è entrato, è normale che la condizione e l’aspetto psicologico contino: ci vuole tempo, è normale”.