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Coppa Italia / Juventus-Inter, Allegri in conferenza stampa: “Non sarà partita facile”

Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Inter

Giornata di vigilia per la Juventus di Massimiliano Allegri che domani ospiterà l’Inter allo Juventus Stadium nella semifinale di andata della Coppa Italia 2022/2023. L’allenatore dei bianconeri ha presentato la sfida ai nerazzurri nella consueta conferenza stampa pre-partita. Ecco le sue parole.

Considerando l’importanza della partita e del momento delle due squadre, che approccio vorrà vedere dalla Juve domani?
“È una competizione diversa e si tratta di una semifinale. È sempre Juventus-Inter, quindi bisogna creare i presupposti per il passaggio del turno. La partita non è facile. L’Inter è una squadra squadra, indipendentemente: in questi momenti, bisogna drizzare più le antenne, perchè troppi elogi possono far perdere la dimensione e la realtà della partita di domani, che ci vede affrontare una squadra forte fisicamente e tecnicamente e che viene da diverse sconfitte. Quindi, bisogna stare molto più attenti”.

C’è molta incertezza su Chiesa. Come sta e che idea ti sei fatto su di lui?
“È a disposizione. L’unico controllo che ha fatto è quando è andato in Austria. Però, il ginocchio è apposto, ha solo quest’infiammazione tendinea. Ora sta meglio ed è normale che più va avanti e meglio starà. Domani sarà a disposizione e verrà in panchina“.

Le coppie d’attacco, che abbiamo visto contro il Verona, sono quelle ideali?
“Più che coppie d’attacco, adesso direi che siamo in cinque, anche se, per sabato, ne avremo quattro a disposizione, visto che Kean è squalificato. Domani abbiamo cinque attaccanti ed è importante avere tutti i giocatori a disposizione”.

Domani è previsto il rientro di Alex Sandro o, visto che le cose stanno andando bene, darà fiducia a Gatti, Bremer e Danilo?
“Alex Sandro sta meglio, ha fatto allenamento, ma domani sarà della partita molto difficilmente. Abbiamo Rugani, che sta bene e, poi, abbiamo anche Bonucci, che sta recuperando da mercoledì. Da allora sarà a disposizione della squadra, con cui riprenderà ad allenarsi. Quindi abbiamo cinque difensori a disposizione. Pogba? Ha fatto un buon allenamento parziale con la squadra: da mercoledì sarà anche lui a disposizione per iniziare a fare dei lavori, che gli daranno un po’ di condizione fisica”.

In questo fitto mese di aprile, che differenza c’è nel preparare dal punto di vista del recupero delle energie, giocando ogni tre od ogni quattro giorni?
“La differenza che c’è sta nel fatto che la Juventus gioca ogni tre giorni ed è abituata. In ogni caso, bisogna farlo nel migliore dei modi. Domani abbiamo l’Inter e, poi, avremo il campionato a Roma con la Lazio. Giocare ogni tre giorni, in questo periodo, vuol dire essere dentro gli obiettivi. Bisogna essere bravi a riempire anche le settimane di maggio”.

Lei pensa che la “specializzazione” di Inzaghi nelle coppe possa essere l’arma in più per l’Inter e da tenere sott’occhio per voi? 
“Tutti ci auspichiamo di fare un grande partita. Inzaghi? Sta facendo un ottimo lavoro all’Inter. Ha vinto con la Lazio e credo che, con i biancocelesti, ha vinto di più, a parte io con la Juventus. Poi con l’Inter ha vinto una Coppa Italia e due Supercoppe. Ma, indipendentemente da questo, l’Inter ha una squadra forte. Attualmente non è fortunata sotto il profilo die risultati, perchè sabato ha fatto una bella partita. Ha creato diverse occasioni. Affrontarli domani diventa più pericoloso, perchè l’attenzione diventa massima. Domani sarà una partita più complicata rispetto a quella giocata a Milano”.

L’Inter ha una grossa batteria d’attaccanti come voi. Cosa si aspetta e cosa può cambiare a seconda di chi giocherà? Avendo vinto in maniera abbastanza le due sfide dirette di questa stagione cosa può voler dire in un nuovo confronto?
“Noi, l’anno scorso, abbiamo perso tre partite e ne abbiamo pareggiata una. Per il momento abbiamo vinto due partite e siamo in ritardo nel conteggio.  Questi sono numeri. L’Inter ha una batteria d’attaccanti molto valida. Lukaku è più centravanti, mentre Dzeko è più un centravanti atipico, perchè sa giocare bene a calcio. È uno che manda dentro gli altri da posizioni defilate. In quel caso  il centravanti sarebbe Lautaro o lo stesso Lukaku. Ma non so chi giocherà nell’Inter là davanti. C’è anche Correa che completa una batteria di attaccanti davvero forte”.

Domani potrebbe avvenire il colpo del k.o. pensando ai precedenti di quest’anno e alla situazione di classifica in campionato?
“Domani non c’è alcun colpo del k.o.. Domani c’è la Coppa Italia, non il campionato. Difficilmente potrà essere chiusa la partita di domani. Bisognerà fare un passettino alla volta, non andiamo troppo oltre. In questo momento, il primo pericolo siamo noi e da tutto quello che ha generato i risultati positivi. Bisogna stare molto sereni e tranquilli. Dobbiamo riposare oggi e domattina e domani dobbiamo essere pronti ad affrontare una squadra molto forte”.

Gli episodi arbitrali di due settimane fa possono condizionare la partita di domani, rendendola più nervosa?
“Nelle grandi partite ci sono anche diversi episodi, specie in uno Juventus-Inter o in un Inter-Juventus. Non dimentichiamoci degli episodi, avvenuti qui in campionato e a Roma in finale di Coppa Italia. Anche domani potrebbero esserci, ma spero che non sia così. Massa è un ottimo arbitro e sarà in grado di gestire la partita. Gli arbitri sono bravi, ma noi dobbiamo essere in grado di fare una buona partita contro una squadra molto pericolosa”.

Iling-Junior può essere considerato come un vice Kostic o può avere altra collocazione in questo assetto tattico?
“È il vice Kostic al momento; poi, lì ci può giocare anche De Sciglio. Ma posso provarlo anche come mezzala. perchè ne ha le qualità”

Questo confronto contro l’Inter è una finale anticipata? 
“Anzitutto, speriamo di arrivare in finale, perchè, in questo momento, bastano una o due partite per cambiare l’opinione. Basta vedere il Milan ieri. Era dato per spacciato contro il Napoli, eppure è andato lì ha giocato in modo meraviglioso contro una squadra straordinaria. Io credo che debba esserci dell’equilibrio all’interno della Continassa. Detesto chi si fa prendere dai facili entusiasmi e chi va facilmente in depressione. Quindi, bisogna avere la certezza che nessun risultato possa spostare più di tanto a livello mentale”.

Vede qualcosa di diverso in Locatelli? Ci vede qualcosa di diverso o è semplice crescita fisiologica?
“Anzitutto, l’arbitro della sfida di Milano era Chiffi. Io, coi nomi, vado in difficoltà: sbaglio sempre i nomi della formazione degli altri. Non con la mia: i miei giocatori li schiero sempre fuori ruolo…Vede qualcosa di livello in Locatelli? Io penso che possa ancora crescere, ma è diventato più veloce nella  distribuzione del gioco. Contro il Verona non ha fatto una partita eccelsa tecnicamente, però le partite dopo la sosta difficili. La squadra ha messo cuore e voglia di portare a casa il risultato e questa è la cosa più importante. Sotto questo aspetto, Locatelli ha le qualità per giocare nella Juventus”

(fonte: tuttomercatoweb.com)