L’Inter Women trova il successo nella prima giornata della Coppa Italia contro il Cesena
Torna subito al successo l’Inter Women di Rita Guarino, che dopo il ko in campionato contro la Roma, batte per 5 a 0 il Cesena nella prima giornata della Coppa Italia.
Inter che parte forte fin dai primi minuti: la prima occasione arriva al 4′ con un tiro di prima intenzione di Ghoutia Karchouni deviato in angolo da Serafino con una grande parata. Cinque minuti più tardi è Marinelli a cercare la porta con un rasoterra da fuori area, ma la conclusione dell’attaccante termina larga. La partita si sblocca al 12′: il gol è di Marinelli, che approfitta di un preciso lancio lungo di Santi e batte Serafino con un meraviglioso pallonetto d’esterno. Al 15′ altra occasione per l’Inter con Brustia che tira di prima, ma non trova lo specchio della porta. Al 30′ l’Inter raddoppia: su un tiro ribattuto la più veloce è ancora Marinelli, che conclude con precisione e trova la sua doppietta personale. L’Inter e incontenibile e nel finale del primo tempo trova anche il terzo e il quarto gol: al 37′ è la capitana Lisa Alborghetti a trovare il fondo della rete con un tiro potente da distanza ravvicinata, mentre al 45′ Beatrix Fordos trova di testa la sua prima rete con la maglia nerazzurra su un calcio d’angolo.
La ripresa si apre con lo stesso copione del primo tempo: al 50′ Marinelli sfiora la tripletta personale colpendo la traversa, ma sugli sviluppi dell’azione è Martina Brustia a trovare il gol del 5-0 nerazzurro, brava a farsi trovare pronta in mezzo all’area del Cesena. L’Inter gestisce il match e controlla il possesso palla. Le nerazzurre collezionano altre occasioni con Karchouni e Csiszár che si vedono negare la rete dagli interventi di Serafino. la prima vera occasione per il Cesena arriva al 68′ con la neo entrata Costi, brava a concludere in maniera pericolosa verso la porta di Durante. La partita di fatto si conclude qui: negli ultimi venti minuti c’è spazio anche per Callegari e Colonna, giovani del vivaio nerazzurro a disposizione di Rita Guarino.