Inzaghi

Inter-Venezia, Inzaghi: “Ragazzi bravissimi considerando il periodo intenso”

Simone Inzaghi nel post partita di Inter-Venezia, match della ventitreesima giornata della Serie A 21/22

L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, al termine del match vinto per 2 a 1 contro il Venezia, e valevole per la quarta giornata della Serie A 21/22, ha raccontato le sue impressioni sul match di San Siro ai microfoni di DAZN.

L’aver aspettato Dzeko a fine partita è il segnale dell’importanza del suo gol. “Penso di sì. La squadra ci ha creduto fino alla fine, i ragazzi sono stati bravissimi considerando il periodo e le due partite coi supplementari, più quella di Bergamo e la problematica del gol subito che poteva darci un contraccolpo. Il problema ora è il campo di San Siro, che diventa ingiocabile. Ora c’è la sosta, la società si sta attrezzando per porre un rimedio. Non è una scusante, perché si può fare meglio anche su un campo così. Ma da 20 giorni qui non si riesce a giocare. Porta a cambiare gioco sia noi che il Milan, che gioca un grandissimo calcio. Non è regolare, penso che le società porranno rimedio”.

Sei tu a chiedere Lautaro di stare alto? “Io penso che a livello di caratteristiche abbiamo Sanchez, Correa e Dzeko ai quali piace giocare. Lautaro può farlo ma oggi avevamo Edin che si sfilava. Lautaro ha fatto 70 minuti molto bene, poi i miei cambi sono stati determinanti: Vecino, Dimarco, Sanchez, Vidal e Dumfries sono stati determinanti perché ci serviva spinta in quel momento e loro sono stati bravissimi”.

Vittorie così vengono descritte come segnali per le avversarie e per il campionato. Questi tre punti vanno oltre? “Direi di sì. Abbiamo vinto nove partite su dieci, vinto una Supercoppa e siamo andati in Champions. Vogliamo andare più avanti possibile, sappiamo che è difficile ma vogliamo farlo. Ora ci godiamo il successo e questi 3-4 giorni di riposo, poi andiamo avanti con fiducia come è sempre successo dal giorno del ritrovo a luglio”.

I gol presi sembrano quasi sempre casuali. E’ un caso oppure l’abitudine a giocare davanti porta ad essere meno lucidi dietro? “Obiettivamente, se analizziamo i gol presi mercoledì e quello di stasera dovevamo fare meglio. Nel primo gol abbiamo fatto pressioni isolate poi nel 3-2 per noi Henry ha fatto un grandissimo movimento, ma noi dovevamo stare più attenti. Dobbiamo tornare ad essere più feroci: stavamo controllando la partita ed ero sereno, poi quando prendi un gol in quel modo la squadra può scendere di condizione e di idee. Nonostante questo siamo rimasti lì, abbiamo pareggiato con Barella e segnato con Dzeko che ci dà tre punti molto importanti”.

Si gode più il successo o la possibilità di avere due settimane per preparare il prossimo ciclo? “Abbiamo la fortuna che i giocatori rimarranno qui, a parte chi farà lo stage con l’Italia e i sudamericani tranne Vidal. Cercheremo di lavorare nel migliore dei modi, abbiamo un tour de force con partite molto importanti senza dimenticare che adesso abbiamo giocato di sabato due giorni e mezzo dopo aver giocato 120 minuti con l’Empoli. Dobbiamo fare i complimenti al Venezia, visto che loro sono stati signorili a farli a noi all’andata. Ci hanno dato molto fastidio con i loro attaccanti”.