Alexis Sanchez è il protagonista del Matchday Programme in vista della partita di questa sera contro la Sampdoria
Tra i protagonisti attesi della sfida di questa sera tra Inter e Sampdoria ci sarà anche Alexis Sanchez. L’attaccante nerazzurro è il protagonista dell’intervista realizzata per il Matchday Programme di oggi. Ecco le sue parole.
“Giocavo sempre, per ore, sotto gli occhi di mia mamma. La mia gioia è sempre stata il calcio: quando gioco mi diverto, dimentico i problemi. Era il mio sogno, l’ho realizzato”
“Abbiamo la possibilità di riprendere a giocare e praticare lo sport che amiamo, anche se sappiamo che sarà in condizioni diverse. Faremo di tutto per farci trovare pronti e speriamo di riuscire a regalare qualche grande gioia agli interisti.
“Udinese? Era come stare in famiglia. L’Italia è molto simile al Sudamerica, si vive bene. E poi c’erano già Samir (Handanovic, ndr) e Kwadwo (Asamoah, ndr)”
“Qui all’Inter ho trovato un bellissimo gruppo e un allenatore che letteralmente ti insegna tutto. Ti fa conoscere nuove cose sul calcio, ti spiega le giocate: è un lavoro profondo, tutto guidato dalla sua mentalità, che è mirata alla vittoria. Conte ci indica la strada”
“Io non voglio mai perdere, nemmeno in allenamento. Mi arrabbio anche se si sbaglia un passaggio facile, sono fatto così. Il gol che ricordo con affetto? Il rigore con cui ho dato la Copa America al Cile. Giocavamo contro l’Argentina, abbiamo regalato al nostro Paese una gioia indimenticabile. E poi… due ‘cucchiai’! Quello da fuori area nel Clasico al Camp Nou. E uno su rigoree, con la maglia dell’Arsenal: partita sullo 0-0, segnai così dal dischetto, con l’allenatore che non ci voleva credere”
“Cosa ascolto? Di tutto, ma se devo fare un podio metto Luciano Pavarotti, Bryan Adams e Whitney Houston”
(fonte: inter.it)