inter Conte

Inter-Sampdoria, Conte: “Dobbiamo imparare a chiudere le partite”

Antonio Conte nel post partita di Inter-Sampdoria ai microfoni di Sky Sport

L’allenatore dell’Inter Antonio Conte al termine del match vinto contro la Sampdoria per 2 a 1 e valevole per il recupero della sesta giornata del girone di ritorno della Serie A, ha raccontato le sue impressioni sul match di ‘San Siro’ ai microfoni di Sky Sport.

Ho apprezzato le opinioni di Paolo Di Canio e Alessandro Del Piero. Di Canio ha parlato di ammazzare sportivamente l’avversario, questa è una cosa che dico sempre ai calciatori. Basta ripensare alla gara di Napoli, dove hai dominato ma hai preso l’1-1, sei uscito dalla Coppa Italia e sei soggetto a critiche. Anche oggi domini però prendi un gol e vai in affanno. Poteva essere 3-0 e invece passi sul 2-1 in una partita vitale come sarà nelle prossime 12 dove spazio per sbagliare non ce ne sarà. Abbiamo avuto grandi occasioni a inizio ripresa, poi abbiamo subito quella rete e siamo andati un pochino in affanno. Vogliamo giocarci le nostre carte, visto che mancheranno 12 partite e ci sono sei punti di differenza, ma sappiamo che i margini di errore per noi saranno minimi. Spero di avere quanto prima tutti a disposizione. Dobbiamo ammazzare sportivamente l’avversario, quella è la chiave per vincere qualcosa”.

A un certo punto ha detto ai suoi uomini: ‘Questa è vita’. Un modo per responsabilizzarli e farli crescere?
“Non credo sia questione di crescere in personalità, piuttosto di imparare ad essere cattivo se vuoi vincere qualcosa. Bisogna ammazzare l’avversario concretizzando le occasioni”.

Sbagliava chi tagliava l’Inter dalla corsa Scudetto?
“Penso sia giusto che qualcuno faccia queste valutazioni, la sottile differenza, che però è una grande differenza, è che con la Juve abbiamo perso due scontri diretti. Io sono comunque soddisfatto dei ragazzi, hanno fatto bene in entrambe le fasi, con generosità. Ma se vogliamo ambire a fare qualcosa di straordinario bisogna essere più cattivi e determinati in fase di possesso e fare più attenzione sui calci da fermo. I margini di errore sono ridottissimi ma ho fiducia nei ragazzi e nel lavoro, ci vogliono tempo e step ma dobbiamo giocare”.

Come giudichi la prova dei tre davanti?
“Sono soddisfatto, come a Napoli abbiamo creato tante occasioni. Penso che abbiano fatto una buona partita e possono fare ancora meglio. Anche Eriksen deve diventare più cattivo, abbiamo bisogno che determini nell’assist e nel gol. Ora è calato bene, lo abbiamo portato nelle migliori condizioni. Sono contento nella prova di tutti, ma trovo il difetto come col Napoli di dover chiudere le partite: se prendi un gol su corner stasera finisce 2-2 e ti lecchi ancora le ferite”.

Cosa ti ha fatto cambiare idea sulle chance dell’Inter? Anche il fatto che la Juve ha compiuto dei passi indietro? E la Lazio la ritieni all’altezza?
“Chi ci sta davanti ha più margini di errore, la Juve come la Lazio che può fare qualcosa di straordinario. La Juve ha dimostrato di essere superiore alle altre in questi anni, adesso è più difficile perché le avversarie sono agguerrite e questa situazione ha rimesso le cose in maniera inaspettata per tutti. Però la Juve è sempre forte, determinata, abituata a certe pressioni. Anche la Lazio ha le carte in regola per fare le cose importanti. Noi vogliamo inserirci e rompere le scatole fino alla fine”.

Hai bombardato i tuoi uomini?
“Dobbiamo costruire questa mentalità vincente, se vogliamo ottenere qualcosa di importante non dobbiamo precluderci niente. Spiace per la Coppa Italia, ma ora dobbiamo dare la vita in questo campionato. Non dobbiamo avere rimpianti, siamo allineati e non vogliamo mollare nulla”.