Champions League

Inter, qualificazione in Champions fondamentale per tutti: dal bilancio al mercato, anche per Inzaghi

L’Inter vuole blindare la qualificazione alla prossima Champions League

Nonostante manchino ancora 15 partite alla fine del campionato, in casa Inter si fanno i primi ragionamenti sul futuro. E per poter ragionare in maniera più serena la qualificazione alla prossima Champions League è di vitale importanza, non sono per il bilancio e le ambizioni del club, ma anche per lo stesso Simone Inzaghi.

“L’Inter di Suning corre parallelamente alla Champions. Grazie a questo trofeo ha costruito la crescita passata e ha poi trovato la linea di galleggiamento per il presente e il futuro. Alla luce delle ristrettezze economiche e del regime di autofinanziamento, è ancor più vitale continuare con la buona abitudine della qualificazione Champions, preferibilmente mantenendo il secondo posto in campionato. Mettendo nel calderone tutto (dal market pool al bonus di risultati nel girone in linea con quelli di stagione) ballano 50 milioni di introiti, a cui andrebbero aggiunti 3 maxi-incassi a San Siro (più o meno da 5 milioni ciascuno) e altri 5 di bonus sponsor. Il totale fa 70, enormità rispetto alla ventina che, secondo gli stessi parametri, entrerebbero con un passaggio nel girone di Europa League”.

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi

“Il denaro della Champions serve semplicemente per alimentare il presente e proseguire nella strada tracciata. Insomma, per conservare le fondamenta stesse del progetto di Suning. Niente spese pazze dunque, ma maggior potere contrattuale con i giocatori graditi in giro per il Continente. Se un sacrificio entro il 30 giugno è messo in conto per alleggerire l’attuale bilancio, in estate potranno esserci margini per ridurre l’emorragia di campioni, anche se di fronte a certi assegni l’Inter non potrà certo dire di no. Con la Champions ci saranno comunque margini per tenere alta l’ambizione e fornire una rosa all’altezza a Inzaghi, il primo a legare la sua permanenza alla qualificazione. Il club glielo ha chiesto come obiettivo minimo, da centrare preferibilmente senza affanni. E a quel punto Simone sarà accontentato, a partire un vice-Skriniar all’altezza”