Conte

Inter-Milan, Conte: “Secondo anno consecutivo in semifinale. Merito soprattutto dei giocatori”

Antonio Conte nel post partita di Inter-Milan, match dei quarti di finale della Coppa Italia 2020/2021

L’allenatore dell’Inter Antonio Conte, al termine del match vinto per 2 a 1 contro il Milan, e valevole per i quarti di finale della Coppa Italia, ha raccontato le sue impressioni sul match di San Siro ai microfoni di Rai Sport.

Derby tiratissimo fino all’ultimo, poi la semifinale.”Sì, come l’anno scorso. Merito soprattutto dei calciatori che hanno interpretato il derby nel modo giusto dal primo all’ultimo secondo. Sfida contro un’ottima squadra, il Milan non è primo per grazia ricevuta; sono contento”.

Inter e Milan vicine come valori? “Il Milan ha valori importanti, detto questo anche in 11 contro 11 abbiamo avuto occasioni importanti. Fino all’espulsione penso che il risultato non fosse giusto: stavamo facendo la partita e creato tanto, il loro portiere è stato migliore in campo. Poi è stato espulso Ibrahimovic e noi abbiamo ribaltato la partita. Anche oggi però abbiamo capito che dobbiamo essere più cattivi: creiamo tanto ma realizziamo poco, e quindi capitano partite che non riesci a vincere”.

Tanti momenti di tensione. “I derby sono questi, non sono passeggiate di salute. Noi lo sentivamo come loro, per questo motivo è giusto dedicare la vittoria ai tifosi, specie a quelli che sono venuti all’arrivo del pullman per incitarci. Vogliamo condividere con loro questa gioia. Ora concentriamoci sul Benevento poi penseremo all’andata delle semifinali”.

Ha parlato con Lukaku? Ha capito perché è scattato in quel modo? “Sinceramente no. Io ho fatto il calciatore, so benissimo che possono succedere momenti in cui ci si arrabbia. Ibra dentro ha la cattiveria del vincente, di quello che non ci sta mai. Ma Lukaku è stato sempre sul pezzo e da quel punto di vista sta crescendo. Sappiamo l’importanza che ha per la squadra, se ogni tanto si arrabbia mi fa piacere”.

Eriksen rientra nel progetto oggi? “Da un mese ripeto che l’Inter è questa, non arriverà e non partirà nessuno. Poi voi non mi volete credere… Con Christian stiamo lavorando da un punto di vista tattico per trovare un’alternativa a Brozovic che in rosa non abbiamo. Ci sta lavorando, calcisticamente parlando è molto intelligente e ha qualità. Fa parte del progetto, sono contento che oggi abbia fatto quel gol; ho esortato perché tirasse lui perché sappiamo che qualità abbia. Spero che questo gol sciolga un po’ il ragazzo; è un ragazzo perbene, forse anche troppo, e gli vogliamo tutti bene nello spogliatoio. Ce lo teniamo stretto, è parte del progetto. Andremo avanti con questi ragazzi e sono felice di allenarli”. Al di là dell’abilità dei singoli, l’Inter ha un’idea tattica precisa.

Qual è il bilancio che fai della tua squadra fino a oggi? “Sicuramente sono di parte, preferisco siano gli altri a farli. Poi è inevitabile che nei miei confronti ci siano tante aspettative e ci si dimentica che i percorsi si iniziano e va dato il tempo alle persone di lavorare. Stiamo facendo numeri importanti ma con noi si guarda sempre il bicchiere mezzo pieno a differenza che con altre squadre. Noi dobbiamo stare lì, lavorare e migliorare. I ragazzi stanno migliorando, ci vorrà tempo stesso ma nonostante le difficoltà in quest’annata un po’ strana fuori dal campo e non dentro stiamo rispondendo nella giusta maniera. Sono orgoglioso di essere il capo di questi ragazzi che danno tutto per l’Inter”.

La vittoria con la Juve vi ha dato qualcosa di speciale, la tua Inter è tosta. “Quando vinci contro i migliori, contro chi ha vinto per nove anni, ti dà convinzione del fatto che possa accadere qualcosa di bello e importante come la vittoria con la Juve. Che però rimane la squadra in assoluto favorita, poi non so che valutazioni si facciano verso di loro. Io faccio le mie e gli addetti ai lavori altre, per me rimangono i più attrezzati per continuare a vincere. Magari poi dico una fesseria, ma penso di no”.