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GdS – Inter, massima fiducia della società in Inzaghi: due però le cose da migliorare nell’immediato

Piena fiducia dei dirigenti dell’Inter a Simone Inzaghi

Nelle ore successive al pareggio dell’Inter contro la Fiorentina, che ha tolto definitivamente i nerazzurri dalla corsa scudetto, si era parlato di un possibile cambio alla guida tecnica della squadra a fine stagione. Come sottolineato dalla Gazzetta dello Sport di oggi, i dirigenti nerazzurri hanno la massima fiducia in Simone Inzaghi, anche se alcune cose da qui a fine stagione vanno migliorate.

“C’è necessità di sterzare, di accelerare, di un pit-stop rigenerante in questa pausa. C’è bisogno di farlo subito, che l’allenatore per primo dia un segnale nell’ottica di questa classifica. L’Inter ha perso la via, ha smarrito in pochi mesi la mentalità vincente costruita da Antonio Conte. Sentir parlare i protagonisti di «scarso entusiasmo» è una spia troppo lampeggiante per essere ignorata. Trasmettere fame, motivazioni, voglia di vincere è compito dell’allenatore”.

Inzaghi Inter gruppo squadra
Inzaghi Inter gruppo squadra

“Altra spia: la pressione. L’Inter si è sciolta non casualmente dopo il derby, quando ha capito che per questo titolo avrebbe dovuto sudare più di quello che aveva immaginato e messo in preventivo a fine gennaio. Altro allarme, ormai una costante: le dichiarazioni. Quelle di Simone Inzaghi tradiscono un approccio sempre positivo. Ma forse persino… troppo”.

“Il gruppo nerazzurro è passato dall’essere guidato da un tecnico tremendamente esigente a un altro costantemente tranquillizzante nelle dichiarazioni. Cosa che a volte si rivela un boomerang dentro a uno spogliatoio, che può rischiare di leggere in quelle parole un alibi su cui sedersi. Inzaghi è un tecnico giovane, praticamente un debuttante ad altissimi livelli: anche questa stagione fa parte del processo di crescita, certo. Nessuno gli disconosce il fatto di aver sovvertito i pronostici di inizio campionato, quelli fatti dopo le cessioni di Hakimi e soprattutto Lukaku. Ma probabilmente il fatto di ripeterlo sempre, guardando al passato e non indicando a tutti la via dello scudetto, è un qualcosa che rischia di arrivare assai stonata all’orecchio di buona parte dei calciatori”.

(fonte: Gazzetta dello Sport)