L’Inter deve trovare il suo rigorista
Inzaghi qualche settimana fa era stato chiaro quando a domanda precisa in conferenza stampa aveva risposto indicando l’ordine esatto dei rigoristi di casa Inter. La partita contro la Dea con il penalty fallito da Dimarco ha riacceso la discussione interno a chi deve battere gli eventuali rigori nel corso della stagione, ma per la Gazzetta dello Sport l’allenatore piacentino non farà cambi in tal senso, lasciando invariata la scaletta degli incaricato con Lautaro Martinez in cima alla lista.
“Federico era convinto di segnare anche perché con la palla da fermo ha sempre saputo cosa fare. È pur vero che era il primo rigore in Serie A, ma l’esterno interista ha una lunga e felice tradizione nel settore giovanile. Nell’Italia Under 17 ne segnò due nella stessa partita, contro Malta, con gli azzurri Under 19 quattro sui cinque suoi gol arrivarono dal dischetto e andrebbe pure aggiunto un altro penalty segnato ai tempi dell’U20. Con la Primavera nerazzurra, invece, ne sbagliò uno e ne segnò un altro”.
“L’affaire del rigore fallito contro la Dea non cambia comunque le gerarchie di stagione: il rigorista principe resta Lautaro Martinez, il vice designato Hakan Calhanoglu. Il dualismo tra Perisic e Dimarco nasceva proprio dal fatto che i due fossero fuori in quel momento”.
“Nel dettaglio, il Toro ne ha messi a segno 6 su 8 in carriera, 75% di realizzazione, mentre il turco è perfino più preciso (20 su 23, 86,9%). In campo, abile e arruolabile, c’era pure Edin Dzeko, esperto navigatore di mille mari ma non certo provetto rigorista (solo 11 su 21 reti, 52,3% di efficacia). Perfino peggio per Sanchez che, su 12 tentativi, ha esultato appena 4 volte (33,3%)”.
(fonte: Gazzetta dello Sport)