I dirigenti dell’Inter congelano i rinnovi: prima serve la certezza della Champions League
Il futuro prossimo dell’Inter passerà inevitabilmente dalla qualificazione alla prossima Champions League. E da questa non dipenderà solamente il prossimo mercato estivo, ma anche e soprattutto alcuni rinnovi di contratto.
“Oggi il monte ingaggi dell’Inter è di 132 milioni di euro lordi, oltre ad altri 11 legati a Simone Inzaghi e al suo staff. Rispetto alla scorsa stagione la società di Zhang è riuscita a ridurre del 12% il costo degli stipendi (il totale precedente era di 150 milioni). Ecco: senza Champions la quota 132 dovrà scendere ancora. E gli eventuali tagli riguarderebbero i calciatori più “pesanti”. Compresi quelli che hanno già avviato – in qualche caso pure concluso – le trattative per il rinnovo, senza che sia però ancora arrivata alcuna ufficialità”.
“Non a caso l’a.d. Marotta e il d.s. Ausilio si sono affrettati a raggiungere una base di accordo. Ma occhio alle sorprese e ai cambi d’orizzonte, neppure lui (Dzeko, ndr) è al riparo da ragionamenti economici complessivi in caso di retrocessione in Europa League. E il discorso vale, a maggior ragione, per chi ancora l’accordo non l’ha raggiunto. Ed è oggi pure lontano dal farlo. Bastoni è in scadenza tra un anno, ha chiesto un adeguamento da 5,5 milioni a stagione, 2 in più rispetto ai 3,5 che guadagna attualmente. Allungare quell’accordo rappresenta una priorità per il club, vale il discorso fatto per Calhanoglu. Ma dentro una situazione che già di per sé è complicata – i tempi stringono, per evitare rischi in stile Skriniar –, il mancato accesso alla Champions complicherebbe i piani, ridurrebbe il margine di manovra del club”.
(fonte: Gazzetta dello Sport)