Eriksen

Inter, in due mesi cambiata la storia di Eriksen: la panchina è un lontano ricordo

Storia cambiata tra Christian Eriksen e l’Inter

Tutto è cambiato. Christian Eriksen è ora al centro dell’Inter dopo aver sofferto fin dal suo arrivo a Milano nel gennaio del 2020. Il centrocampista danese è ora un nuovo punto di riferimento per la squadra di Conte e il gol contro il Napoli ne è la piena dimostrazione.

“Due mesi di Eriksen. Dal 14 febbraio (Inter-Lazio, 3-1) alla notte del “Diego Maradona”, illuminata dal suo primo gol in campionato, il danese – come titolare oppure in corso d’opera – ha messo piede in campo in tutte le ultime dieci partite di campionato e l’Inter ne ha vinte nove”

Eriksen
L’URLO DI CHRISTIAN ERIKSEN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

“L’Inter ha ritrovato il giocatore che aveva ammirato prima all’Ajax, quindi al Tottenham. Resurrezione determinante, quella del danese, alla luce dei continui guai fisici che hanno zavorrato la stagione di Sensi, del lunghissimo recupero post-operatorio di Vecino e pure dei guai inattesi di Vidal, la coperta a centrocampo, senza il suo apporto, sarebbe stata cortissima e ancora meno la qualità che poteva esprimere il reparto”

“Oggi pare lontanissimo il ricordo dei cinque minuti in campo che Conte gli aveva concesso col Sassuolo (sullo 0-3…) del minuto col Bologna (lì invece il punteggio era 3-1) e delle comparsate in Champions con Real (quattro minuti) e Shakhtar (cinque). Come è un ricordo il fatto che tra il 16 dicembre e il 23 gennaio Eriksen abbia giocato 20′ con la Samp (gli ultimi) a fronte di 6 panchine e il permesso concessogli per la nascita della figlia. Quelle che Antonio Cassano, mai tenero con Conte, ha definito «Umiliazioni», erano scelte dovute all’incompatibilità conclamata tra allenatore e giocatore che sarebbe stato venduto senza il blocco del mercato imposto da Suning”.