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Inter focolaio di Coronavirus? I fatti dicono no e smentiscono Lukaku

L’Inter chiarisce le parole di Lukaku

Nessuna polemica contro Lukaku, solo una questione di precisazione e di correttezza nei confronti di tutto. E’ quanto scrive la Gazzetta dello Sport in merito alle parole pronunciate dall’attaccante belga che aveva parlato di 23 giocatori su 25 dell’Inter (leggi qui) in stato febbrile con il dubbio che si potesse trattare di Coronavirus.

Il racconto è oggettivamente condizionato da ricordi nebulosi e date sbagliate. I riferimenti non collimano: Inter-Cagliari, ad esempio, non è la prima partita dopo la sosta di Natale, ma arriva 20 giorni dopo il ritorno in campo a Napoli (vittoria netta dei nerazzurri per 3-1). E non solo: col Cagliari, Skriniar esce dopo 17 minuti e il report medico parla effettivamente di stato influenzale (già noto alla vigilia, però lo slovacco aveva voluto provare a giocare), poi con la Fiorentina in Coppa Italia i nerazzurri devono rinunciare solo a De Vrij, Skriniar e D’Ambrosio per influenza (gli altri indisponibili sono infortunati)“.

Da allora, fa notare l’Inter, l’unico altro caso di influenza è quello che costringe Bastoni a saltare la trasferta in casa Lazio (16 febbraio), quando gli altri tre sono recuperati. Quattro casi di influenza da inizio anno, si sottolinea, sono in linea con un normale inverno. Certo, è possibile che qualcun altro abbia avuto tosse o lievi sintomi, che in un periodo pre-Coronavirus non allarmavano certo e non facevano rinunciare ad allenamenti, però il club nerazzurro fa sapere che mai ci si è trovati nella situazione descritta da Lukaku, con 23 malati su 25: le riprese degli allenamenti sarebbero lì a dimostrarlo. Il fatto che nessuno degli avversari, dei dirigenti o degli addetti sia stato coinvolto da un possibile contagio sembrerebbe smentire l’ipotesi del focolaio a fine gennaio“. 

(fonte: Gazzetta dello Sport)