Inzaghi

Inter-Fiorentina, Inzaghi: “Io il primo colpevole di questo momento”

Simone Inzaghi nel post partita di Inter-Fiorentina, match della trentesima giornata della Serie A 2021/2022

L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, al termine del match pareggiato per 1 a 1 contro la Fiorentina, e valevole per l’undicesima giornata del girone di ritorno della Serie A, ha raccontato le sue impressioni sul match di San Siro ai microfoni di DAZN.

La nota positiva è la reazione allo svantaggio. “Il primo tempo è stato insufficiente perché una squadra come la nostra deve fare di più. Nel secondo abbiamo fatto meglio e dopo il gol abbiamo creato. È normale che è un momento no e il fatto di aver fatto 7 punti nelle ultime 7 comincia a pesare: bisogna fare di più perché il campionato è impegnativo. La Fiorentina ha fatto un’ottima partita: nel primo tempo meglio loro, nel secondo meglio noi. Il pareggio non mi soddisfa perché abbiamo abituato tutti a fare di più”.

A fine partita ha voluto rincuorare i giocatori. Ha paura del contraccolpo psicologico? “Paura assolutamente no, ma la squadra sente più responsabilità. A novembre, dicembre e inizio gennaio eravamo perfetti, ora abbiamo avuto un calo ma dobbiamo cercare di restare tranquilli e lavorare. Ci stanno mancando i risultati, stiamo finalizzando meno di quattro creiamo”.

Mi aspettavo un primo tempo di altro spessore dopo il pari di Torino. “Non me l’aspettavo così, si arrivava da un altro approccio in cui non avevamo fatto bene. Io non sono esente da colpe e sono il primo responsabile di quello che succede. I ragazzi nel secondo tempo hanno messo tutto, non siamo stati bravissimi tecnicamente e dovevamo fare meglio”.

Quando si immagina di tornare a vedere la vecchia Inter anche a livello fisico? “Adesso dovremo cercare di lavorare, anche se in 12/13 saranno con le nazionali. Dovremo essere bravi, con il 2-1 di Sanchez staremo parlando d’altro. Questi momenti non sono facili, ma abbiamo tutto il tempo per poterci rialzare”.

Non era facile prepararla senza De Vrij e Brozovic. È mancato un attacco diretto della profondità. “Sono d’accordo. Tecnicamente abbiamo sbagliato, abbiamo attaccato poco la profondità Per quanto riguarda gli assenti… è troppo facile. Non sono contento del primo tempo, nel secondo abbiamo preso un gol un po’ così e poi a parte l’ultima ripartenza di Ikoné non abbiamo sofferto e potevamo vincere”.

Problema più psicologico che fisico? C’è frenesia? “Probabilmente sì, ma sarei più preoccupato se la squadra non creasse. Nel secondo tempo abbiamo fatto tanto, nelle ultime partite abbiamo creato. Prima la vittoria c’era sempre, ora la squadra è un po’ condizionata”.

È per questo che ha deciso di cambiare tutti e due gli attaccanti? “Ho la fortuna di avere tanti attaccanti, devo decidere di volta in volta chi mettere in campo”.

Ha già iniziato a pensare alla Juve? “Sappiamo che tipo di partita è, l’abbiamo già fatto due volte. Sono un grandissimo avversario, adesso abbiamo 15 giorni per prepararla nel migliore dei modi”.