Tre anni dalla presentazione dei progetti per il nuovo stadio
Il 10 luglio 2019 Inter e Milan presentavano due progetti per il nuovo stadio: quello di Manica-CMR o ‘Gli Anelli’ e quello di Populous o Cattedrale, designato come progetto definitivo. Da allora, pochi i passi in avanti: vediamo il punto della situazione.
“Non è bastato sfruttare la legge sugli stadi per accelerare la burocrazia: il progetto per l’investimento da 1,2 miliardi, modificato varie volte nel corso di questi 1096 giorni, rimane per ora ancora nel cassetto. Tanti i cambiamenti effettuati: dal vecchio San Siro (prima interamente demolito, poi in parte mantenuto e destinato a uno sport “district”) alle strutture circostanti, ridotte in termini di volumetrie e anche messe in secondo piano (prima lo stadio, poi si riflette sul resto, è stata negli ultimi mesi la posizione dei club) dopo le trattative con il Comune. Lo scoglio nel 2021 sembrava essere rappresentato dalle elezioni comunali in autunno che avevano bloccato il progetto nei mesi di campagna elettorale: nonostante la rielezione di Sala, l’unica accelerazione è stata rappresentata dalla scelta del progetto della cattedrale di Populous come il progetto definitivo”.
“La lentezza, tuttavia, ha portato a una data di inaugurazione che, per forza di cose, continua a slittare in avanti: il 10 luglio 2019 si era parlato di ipotesi 2023 per vedere il nuovo impianto completato, diventando poi una fiducia che potesse essere finito per i Giochi Olimpici del 2026, fino agli ultimi avvenimenti che hanno spostato al 2027 la possibile data di inaugurazione, ovverosia otto anni dopo la presentazione del primo studio di fattibilità”.
“Anche perché, nel frattempo, è tornato in auge il famoso “Piano B” di Inter e Milan, rappresentato dall’idea di fare il nuovo stadio lontano dall’attuale San Siro, ovverosia a Sesto San Giovanni, spinto anche dal passaggio di proprietà del Milan dal fondo Elliott a RedBird di Gerald “Gerry” Cardinale. “Abbiamo le aree dismesse più grandi d’Europa, realizzare il nuovo stadio non sarà difficile. Lo spazio c’è ed è disponibile”, le parole con cui Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni, ha spalancato le porte ai club. Il tutto mentre per settimane, se non mesi, è continuato il tira e molla con il Comune di Milano sul tema dell’ormai famigerato “dibattito pubblico”, che ora dovrebbe andare in scena con conclusione prevista non prima del prossimo novembre”.
(fonte: Calcio e Finanza)