Simone Inzaghi nel post partita di Inter-Cagliari, match della diciassettesima giornata della Serie A 2021/2022
L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, al termine del match vinto per 4 a 0 contro il Cagliari, e valevole per la diciassettesima giornata della Serie A 21/22, ha raccontato le sue impressioni sul match di San Siro ai microfoni di DAZN.
Una partita che sulla carta poteva sembrare facile, la bravura più grande dell’Inter è stata renderla facile. “Sì, i ragazzi sono stati bravissimi. Avevo chiesto attenzione, era una partita particolare anche per i risultati del weekend dove squadre importanti hanno fatto fatica. Dovevamo essere bravi a interpretarla e i ragazzi sono stati bravissimi sin dall’avvio. Dopo l’1-0 del primo tempo ho fatto loro i complimenti e ho detto loro di sistemare la partita”.
Grande risposta dei giocatori utilizzati oggi come Sanchez. “Dall’inizio ho risposte importanti, penso sia lì la nostra forza. Indipendentemente da chi gioca, ho cambiato e non ci sono problemi. Sanchez cresce sempre di più, Correa fino all’infortunio ha fatto benissimo, Lautaro e Dzeko fanno sempre bene. Ho sempre risposte importanti da chi chiamo in causa”.
Dove vorresti vedere migliorare questa macchina, magari in Europa? “Io vorrei vederla continuare così. In Italia siam primi, abbiamo passato il turno in Champions. Abbiamo un percorso davanti, abbiamo avuto un ritardo ma ero sempre positivo perché ho visto sempre la squadra giocare così sin dalla partita col Genoa. Siamo stati bravi a fare una striscia importante, ma essere primi ora non conta nulla”.
Però l’Inter si candida al titolo di campione d’inverno. “La vetta è importante, però abbiamo visto il campionato com’è: un mese fa eravamo indietro. Dobbiamo guardare avanti, alla prossima avversaria visto che venerdì ne avremo una impegnativa”.
Dove può crescere ancora Lautaro? “Io penso che deve continuare a lavorare in questo modo. Ha sempre fatto gol nelle ultime quattro partite, a Roma non c’era perché non era al 100%. Ma lavora tanto e deve continuare così, sente molto la porta. Sono molto soddisfatto di lui e della squadra”.
Bastoni, Skriniar e Dimarco hanno trovato la posizione giusta e hanno preso coraggio. “Abbiamo alzato un po’ la squadra e le pressioni, dovevamo farlo perché lo chiedevano i giocatori a disposizione. Stiamo facendo bene, abbiamo trovato un buonissimo equilibrio. Può capitare che in momenti della partita abbiamo terzi e quinti in attacco quindi Calhanoglu e Barella si fermano per dare equilibrio. Stiamo facendo bene ma dobbiamo continuare così, il campionato è pieno di insidie”.
Quest’anno c’è più fantasia in mezzo e qualità dei difensori, è stato complicato trovare questo equilibrio? “Ma no, è normale che quando ho accettato l’Inter pensavo solo di non avere Hakimi. Poi è successo il fatto di Eriksen e quello di Lukaku e ho dovuto cambiare. Ma ho la fortuna di avere una grande società alle spalle, ci siamo messi sotto cercando giocatori funzionali che potessero aiutarci. Abbiamo fatto un grande cammino in Europa e ce lo eravamo fissati come obiettivo per arrivare a Natale, questa squadra meritava di tornare negli ottavi di Champions. Ora sotto col campionato: avevamo un ritardo e siamo stati bravi a ricucirlo”.
Cosa intendono i giocatori quando dicono che si sentono più liberi con lei? “Va chiesto a loro. Io ho 25 giocatori che mi hanno dato da subito grandissima disponibilità e collaborazione anche col mio staff, che mi dà una grande mano in settimana”.
Lautaro resta rigorista? “Sì, poi ci sono Calhanoglu e Perisic. Stasera è andata male, ma io lo so bene essendo stato attaccante che chi non tira i rigori non sbaglia mai”.