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Inter, bilancio in rosso: pesa l’effetto Coronavirus

Bilancio Inter in rosso

Tutte le società di calcio, dovranno fare i conti con bilanci non proprio positivi. La quasi totalità dei club, tra cui l’Inter, dovranno fare i conti con un bilancio in rosso, legato a gran parte all’impatto del Coronavirus che ha tolto alle società introiti importanti come quelli dai biglietti dello stadio.

“L’approvazione del prossimo bilancio da parte dell’assemblea degli azionisti non è ancora all’orizzonte e i conti finali dell’esercizio 2019-20 non sono stati ancora chiusi, ma tra i motivi che hanno spinto Suning a tirare la cinghia sul mercato c’è il passivo con il quale verrà chiusa la scorsa stagione. Diciamolo subito a scanso di equivoci: la pesante perdita che il club nerazzurro farà registrare sarà in linea (e in alcuni casi inferiore) rispetto ad alcune delle grandi sia italiane sia del vecchio continente perché la pandemia ha messo a dura prova o quanto meno ha creato i danni più evidenti ai bilanci delle big le cui fonti di introito sono state duramente colpite. Il rosso registrato però imporrà attenzione nella gestione e nelle scelte future”.

“La conferma arriverà nel corso del Cda che andrà in scena nella sede nerazzurra nelle prossime settimane, ma tutto lascia pensare che la perdita per il 2019-20 supererà i 100 milioni. Una cifra che fa effetto, ma che non è frutto solo della scorsa campagna acquisti-cessioni, bensì (soprattutto) dei mancati introiti”.

“L’Inter è alla ricerca, con appoggio di Suning, di un grande marchio che sostituisca Pirelli sulle maglie nel 2021-22 e ha potuto respirare per il rinnovo della partnership con il colosso di Nanchino sul naming rights della Pinetina (16,5 milioni a stagione fino al 2022). Il problema è che la campagna abbonamenti, come per tutte le altre società italiane, non ci sarà (se gli stadi riapriranno verranno venduti pacchetti per il girone di ritorno o per un certo numero di partite) e che non arriveranno neppure introiti dalla vendita dei biglietti. Almeno per l’inizio dell’autunno”.

(fonte: Corriere dello Sport)