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Inter-Barcellona, Inzaghi in conferenza stampa: “Momento difficile, possiamo uscirne solo con la vittoria”

Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Barcellona, match della terza giornata della Champions League 2022/2023

Domani l’Inter sarà impegnata nella terza giornata della fase a gironi della Champions League 2022/2023 contro il Barcellona di Xavi. Alla vigilia del match l’allenatore nerazzurro Simone Inzaghi ha presentato il match in conferenza stampa. Ecco le sue parole.

Come sta Lautaro? Può giocare dall’inizio?
“Stamattina ha fatto un esame e non è stato evidenziato nulla. Ha chiuso la gara affaticato, farà un allenamento parziale. Devo parlare coi medici e vedremo le sue condizioni. Non ci saranno Brozovic e Lukaku, sono da valutare Lautaro e Gagliardini”.

Come si esce da questo momento?
“Per quel che ci siamo detti, ieri è stato un allenamento più intenso per chi non ha giocato e defaticante per gli altri. Analizzeremo la gara con la Roma e poi andremo nel particolare per il Barcellona. Veniamo da un momento difficile per i risultati. A mio parere abbiamo fatto una buona gara purtroppo condita dagli episodi dei gol subiti. In campo avremmo meritato altro ma è un momento in cui dobbiamo fare di più”.

Come si riaccende la scintilla di entusiasmo e concentrazione?
“Con vittorie e risultati. Domani è una grande opportunità, incontriamo una squadra fortissima, una delle migliori in Europa che a Monaco e ha perso immeritatamente. Hanno qualità altissime in tutti i reparti. Dovremo fare una partita di corsa, determinazione. Se ne esce con le vittorie, avremmo potuto cominciare sabato ma il risultato non ci ha dato ragione”.

Dopo il Barcellona ci sono tante partite. Come sta la squadra e come stanno i sudamericani?
“Valuteremo Lautaro, Correa sta bene. Avremo undici partite, una ogni tre giorni. Spero di poter avere la rosa al completo. Abbiamo avuto qualche problemino, Brozovic e Lukaku non ci saranno per qualche tempo ma abbiamo altri giocatori su cui poggiare”.

Il fatto di avere problemi in campionato può essere uno stimolo in Champions?
“Il Barcellona è fortissimo, è una delle squadre che fa il miglior calcio in Europa. Sappiamo che impotanza ha la partita, la classifica è aperta. Il girone è proibitivo ma siamo l’Inter e cercheremo di giocarcela con tutte le nostre forze”.

Domani ci sarà Onana? E’ arrivato il momento di una scelta definitiva?
“Valuterò di partita in partita, domani ci sarà Onana”.

Cosa la preoccupa di più del Barcellona?
“E’ una squadra completa, forte, sanno fare tutto. Sono organizzati, hanno il recupero palla migliore d’Europa. Sanno fare possesso e non possesso, hanno messo dentro anche Lewandowski”.

Crede che il Barcellona sia favorito? Che punti di forza avete?
“Sappiamo della difficoltà della partita. Abbiamo già pagato col Bayern nonostante una buona partita. Non ci siamo stati nei momenti chiave, dovevamo difendere meglio sul gol di Sané e avremmo dovuto sfruttare meglio le opportunità. Domani abbiamo un avversario forte, dovremo limitarli e colpire al momento giusto”.

Asllani è pronto a fare due gare di fila? E’ lecito attendersi di più da Skriniar?
“Da tutti penso si debba aspettare di più. E’ un momento non semplice, individuare un giocatore o l’altro è sbagliato. Anche dal sottoscritto è lecito aspettarsi di più. Asllani ha fatto una buona gara, per domani vedremo condizione e schieramento ma è pronto”.

Sente che possono essere le sue ultime due partite? E’ vero che ha deciso lei su Dybala?
“Io ho una società e una proprietà con cui si va in una sola direzione. Si lavora così da un anno e mezzo con un confronto quotidiano. Su Lukaku e Dybala si è fatta una scelta assieme. La mia situazione ho già detto che noi allenatori dipendiamo dai risultati, se non arrivano l’allenatore è il primo in discussione. Ci sono abituato”.

In questo momento è Acerbi il titolare rispetto a De Vrij?
“Si è inserito molto bene, è un giocatore di qualità, ma non lascio indietro De Vrij che prima del mio arrivo ha fatto due anni molto bene. Domani ha tante possibilità di cominciare dall’inizio”.

Come si spiega la paura che subentra quando si fa un errore?
“E’ il momento, rivedo la partita con la Roma e tatticamente, per corsa, all’impatto non posso dire nulla. La squadra ha tantissima voglia, siamo in un grande club e domenica sono venuti in 70mila nonostante il periodo e ci hanno trascinato fino alla fine. Sicuramente la squadra risente della mancanza di punti e certezze. E’ chiaro che sul secondo gol preso non possiamo fare quell’errore. Eravamo in sette in area, abbiamo lasciato due buchi che non abbiamo lasciato. Avevamo lavorato 20′ sulle inattive il giorno prima. Dobbiamo fare meglio. Ma i ragazzi hanno messo tutti sul campo”.