L’Inter prepara il regalo a Conte: pronto il piano N’Golo Kanté
Con Kolarov in arrivo e Vidal sempre più vicino, in casa Inter si inizia a preparare il colpo top da regalare a Conte. Colpo grosso che sarà fatto a centrocampo per rinforzare un reparto che nella stagione appena conclusasi poche settimane fa ha avuto diversi problemi. Il nome suggerito dall’allenatore nerazzurro alla società è quello di N’Golo Kanté del Chelsea che per lasciarlo partire chiede almeno 50 milioni di euro.
“L’impatto economico dell’emergenza coronavirus e la conseguente indicazione di “austerity” arrivata dalla Cina ha portato alla rinuncia a Tonali, può far sì che scappi Kumbulla, suggerirà scelte più oculate su fascia sinistra e quarta punta. Ma da Kanté non si prescinde, o almeno si proverà a non prescindere. Il nome del centrocampista era cerchiato in rosso nell’ideale lista di Antonio Conte”.
“Come un anno fa per Lukaku, il tecnico è convinto che sia lui a permettere il salto di qualità: intorno a lui può essere rifondato il centrocampo, per lui bisogna fare ogni sforzo. Il messaggio è stato recepito e condiviso dalla dirigenza, l’ultima volta dopo la riunione riparatrice di Villa Bellini. Poi certo, nella lista c’era anche “l’arretrato” Vidal. Arturo ci sarà, l’estate di “fuoco e fiamme” a Barcellona ha reso l’operazione low-cost. Non sarà così per il francese: il Chelsea, nel pieno di un rinnovamento e di spese “pazze” è disposto a cederlo, e già questa è una notizia. Ma lo farà per almeno 50 milioni, che Marotta e Ausilio dovranno trovare con le cessioni”.
“C’è una via lunga, tortuosa ma indolore che consisterebbe nel mettere insieme la somma con le cessioni degli esuberi. E una più diretta, ma che prevede un sacrificio, che passa dalla cessioni di un big. Al momento non se ne scarta nessuna: nel mercato depresso le offerte, per entrambe le categorie, non fioccano. Però, da qui al 5 ottobre non si mollerà la presa, perché N’Golo vale. L’ultima stagione con Lampard potrebbe aver fatto sorgere dei dubbi a qualcuno. Chi ha visto il match di sabato Svezia-Francia ha sentito il classico rumore “puff” dei dubbi che svaniscono”.
(fonte: Gazzetta dello Sport)