Interrogativi in casa Inter dopo il pareggio in rimonta della Roma
Lunedì nero in casa Inter dopo che ieri si è vista rimontare nel finale dalla Roma dopo essere riuscita a ribaltare lo svantaggio. Sotto la lente di ingrandimento la gestione della partita di Conte che con i cambi sembra aver tolto certezze alla squadra.
“Nella ripresa entra in campo un’Inter furiosa. Si sa: la squadra di Conte spesso fatica a imporre l’«azione», ma la «reazione» le riesce spesso. L’Inter ha il contropiede nel DNA. Hakimi sovrasta definitivamente Spinazzola; crescono Barella e Vidal; Brozovic evade da uno stremato Veretout. Il francese, oltre a pressare il croato, deve anche scivolare in fascia per arginare gli esterni e chiudere ovunque perché, Villar non aiuta, come Cristante, nell’interdizione”.
“È qui che dovrebbe intervenire Fonseca per soccorrere la fatica dei suoi. Invece lascia che la mediana si sbricioli, inserisce Cristante solo al 34′, lascia che la Roma imploda e riviva l’incubo di Bergamo: dal vantaggio alle pallate. L’Inter segna due gol, con Skriniar e Hakimi (stupendo), sbaglia incredibilmente il terzo con Vidal, potrebbe dilagare come l’Atalanta, ma qui Conte viene in soccorso di Fonseca e la partita svolta di nuovo. A Bergamo, Gasperini, sul 2-1, tolse una punta (Zapata) e ne mise un’altra (Muriel) che segnò subito il 3-1. Conte invece toglie prima Hakimi, poi Lautaro che, giustamente sorpreso, chiede: «Io?»”.
“L’Inter perde così le migliori gambe per ripartire e alleggerire la pressione e un attaccante capace di congelare la palla lontano dalla porta. Erano stanchi? Ragazzi di 22 e 23 anni… Il precedente di Inter-Napoli non ha insegnato nulla. Anche allora Conte tolse Lautaro per Perisic e il Napoli, attirato in area, anche se in dieci, chiuse assediando. Contro lo Spezia, qualcosa di analogo”.
(fonte: Gazzetta dello Sport)