Cristina Stellini nel post partita di Fiorentina-Inter, match della ventunesima giornata della Serie A
Il vice allenatore dell’Inter Cristina Stellini, al termine del match vinto per 2 a 0 contro la Fiorentina, e valevole per la ventunesima giornata della Serie A, ha raccontato le sue impressioni sul match dello stadio ‘Artemio Franchi’ ai microfoni di Sky Sport.
Che valore diamo a questa vittoria? Può essere il successo della consapevolezza? “Noi non vogliamo mettere pressione a nessuno, solo pensare al nostro percorso. Non era semplice giocare a Firenze 3 giorni dopo l’ultimo incontro, perché partite così sono sempre difficili specie con due giorni di recupero. Sono soddisfatto, abbiamo creato tante palle gol e i nostri attaccanti hanno lavorato bene insieme servendo tante palle ai compagni. Questo era quello che ci aspettavamo”.
La squadra ora appare più omogenea. “Sono molto collaborativi, generosi. A volte anche la troppa generosità li porta a perdere il controllo, invece oggi sono stati molto determinati e precisi. Non era semplice dopo aver giocato dopo tre giorni”.
Quanto state lavorando per sviluppare azioni anche a sinistra? Pendete più a destra per mancanza di interpreti? “No, lavoriamo su tutte le opzioni per creare pericoli. A volte riusciamo a volte no”.
Quanto è difficile gestire Antonio dalla tribuna? “Quando si vive la partita da fuori, col suo carisma poi, è sempre difficile. Si soffre di più stando fuori, per noi i suoi consigli e il suo aiuto sono molto importanti. Prendiamo di buon grado ciò che ci consiglia e ci dice. Non è per nulla difficile, sono cose molto importanti quelle che dice perché lui è la nostra guida e lo dobbiamo seguire”.
Le vicende extracalcistiche vi stanno rendendo più forti o alla lunga si rischia di indebolirsi? “Noi pensiamo al campo, al gioco, a prendere punti. Ci sono tante difficoltà ma anche due titoli da conquistare, siamo concentrati sul gioco”.
Quanto manca a Perisic per essere un quinto a sinistra completo? “Quest’anno si è sacrificato tantissimo in un ruolo che ora lo vede protagonista da metà campo in giù. E’ un giocatore prezioso per il contributo che dà, siamo soddisfatti di quello che sta facendo. Non dobbiamo mai guardarci indietro, ma sempre avanti. Lui deve fare quello che gli viene chiesto, senza rammaricarsi”.
C’è qualcosa di Barella nel Conte calciatore? “Glielo auguro… Lui sta crescendo come Lautaro e altri ragazzi. Il prossimo step? Qualche gol anche di testa”.
Come mai Gagliardini trova così poco spazio? “Abbiamo a disposizione tutti i centrocampisti e facciamo rotazioni. Sta giocando abbastanza, deve adattarsi perché gli serve molta continuità. Stasera ha un contributo importante a partita in corso, ha partecipato al gioco e reso la corsia sinistra pericolosa”.