Rocco Commisso

Commisso: “Chiesa? Nessun veto alla Juventus: basta la cifra giusta”

Rocco Commisso sul futuro di Federico Chiesa

Tra i tanti duelli di calciomercato che ci saranno nella prossima sessione tra Inter e Juventus uno riguarda quello a Federico Chiesa della Fiorentina del patron Rocco Commisso. Il presidente viola ha parlato del futuro del figlio d’arte in un intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha parlato anche di Castrovilli altro obiettivo di Marotta. Ecco le sue parole in merito.

“Non so se sarò io a parlare con lui o se lo faranno Joe (Barone, ndr) e Pradè. Non vengo in Italia se devo restare in quarantena. Io voglio una Fiorentina che sia un punto di partenza e non di arrivo. Questo vale per tutti, non solo per Chiesa. Molti giovani giocatori hanno già sposato questo progetto. Milenkovic, Vlahovic, Dragowski, Sottil, Castrovilli e altri. Chiesa deve decidere e come ho detto se vuole andarsene lo accontenterò a patto che la cifra sia giusta. Quanto è la clausola rescissoria di Lautaro? 111 milioni? Beh, potrei levare un milione su Chiesa. No, sto scherzando. Basta che la cifra sia giusta. Prima di sposare il progetto Mediacom potevo diventare il responsabile finanziario di tante aziende leader negli Stati Uniti ma ho scelto una strada diversa. Ho iniziato dal nulla e un passo alla volta è nata Mediacom. E ho scelto bene. Chiesa sa cosa è la Fiorentina, chi è Rocco e cosa troverà in futuro qui a Firenze. Se va altrove non so”.

Se Chiesa volesse andare alla Juve e la società bianconera facesse l’offerta giusta?
Io penso al bene della Fiorentina. Se Chiesa vuole andare via la nostra priorità sarà quella di avere la giusta contropartita economica. Non ci sono veti per alcune società. Però, in questo momento ho uno splendido rapporto con Federico e con suo padre. C’è un clima positivo che non va alterato.

Castrovilli, invece, è deciso a restare.
Questo ragazzo mi è piaciuto fin dal primo giorno. E’ fenomenale, è sempre sorridente. Mi piace che i nostri talenti ci danno credito. Danno fiducia al sottoscritto, Barone, Pradè, Iachini, Ferrari, Antognoni, Dainelli, a tutto un gruppo di lavoro.