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Borussia Mönchengladbach-Inter, Conte in conferenza: “Non dobbiamo complicarci la vita da soli”

Antonio Conte in conferenza stampa alla vigilia di Borussia Mönchengladbach-Inter

Domani l’Inter sarà impegnata nella quinta giornata della fase a gironi della Champions League 2020 /2021 contro il Borussia Mönchengladbach di Marco Rose. Alla vigilia del match l’allenatore nerazzurro Antonio Conte ha presentato il match in conferenza stampa. Ecco le sue parole.

Cosa deve fare l’Inter per evitare di sentire troppo la gara come contro il Real? Sono stati espressi tanti giudizi negativi sulla gara contro il Real, ho sentito parlare di dominio dei nostri avversari, ma è stato dimenticato che avevamo subito un rigore in avvio e perso un uomo dopo mezz’ora. Sfido chiunque a risollevarsi in fretta in gare così. Di sicuro quelle situazioni le abbiamo create noi e su questo dobbiamo lavorare per evitare che tutto diventi più difficile. Domani affrontiamo una buonissima squadra che sta facendo bene in Champions, servirà il nostro massimo e uscire dal campo senza rimpianti.

Quanto credete nel passaggio del turno a questo punto? Abbiamo iniziato questo percorso da arbitri del nostro destino e oggi, se non lo siamo più, vuol dire che siamo mancati in alcune situazioni. L’unico modo per cercare di restare in vita è quello di vincere, anche se non sarà facile. Loro hanno dimostrato la loro forza, per noi è un’occasione per dare seguito al nostro percorso in Europa dove ci si trova spesso a giocare gare da dentro fuori. E’ un ulteriore test.

Per Hakimi può essere un’occasione di rilancio? Andate a rivedervi cosa ho detto a inizio stagione su Achraf, deve lavorare tanto in fase difensiva, ha delle grandissime potenzialità, ma in Italia ci sono pressioni e aspettative molto più alte rispetto a Inghilterra e Germania, specie se giochi nell’Inter.

All’Inter è stato spesso rimproverata una mancanza di equilibrio, a Reggio Emilia si è vista una squadra anche solida. Crede che quella, senza il trequartista, sia la formula giusta per il futuro? Per ciò che riguarda l’assetto tattico, continuo a dire che ci siamo trovati dopo pochissimo tempo a dover giocare gare ufficiali con i nuovi arrivati come Hakimi, Kolarov e Vidal. Darmian con me, come Arturo, avevano già giocato con me, ma con gli altri abbiamo dovuto stringere i tempi. Ci siamo trovati a doverli buttare nella mischia con tutti i rischi del caso. Giocando capisci tante cose, conosci meglio certe caratteristiche dei giocatori che nel tempo magari hanno maturato nuove conoscenze. Qualche volta siamo riusciti a fare bene, altre meno.