Bergomi

Bergomi: “Inter in calo? Con un calendario del genere è normale. Liverpool forte e il suo attacco fa paura”

Beppe Bergomi su Inter-Liverpool

Nel giorno di Inter-Liverpool, il Corriere dello Sport, ha intervistato l’ex difensore nerazzurro Beppe Bergomi. Punto focale dell’intervista è ovviamente la super sfida di questa sera, ma c’è spazio anche per parlare del campionato e in particolare del calendario dei nerazzurri. Questi i passaggi principali.

Qual è l’insidia maggiore per i nerazzurri?
Si troveranno di fronte una formazione che ha ritmo, che verticalizza e sfrutta la velocità dei suoi attaccanti. Non pensate che cambi modo di giocare perché è in trasferta: in mezzo presserà e vorrà controllare la partita. Per l’Inter sarà complicato.

Inter Liverpool date Champions League
Inter Liverpool date Champions League fonte foto www.inter.it

Inzaghi però ha mostrato fiducia e ha chiesto ai suoi personalità e determinazione.
Ha fatto bene. I nerazzurri possono sfruttare in particolare le fasce: se Perisic e Dumfries stanno alti e spingono, possono mettere in crisi gli esterni del Liverpool, più bravi a proporsi e ad arrivare al cross che a difendere.

Chi toglierebbe al Liverpool?
Ha una rosa da far paura ed è difficile sceglierne uno. In avanti sono tutti fenomeni, ma a me preoccupa in particolar modo Diogo Jota. Perché è quello che ha il nome meno altisonante degli altri, ma fa gol in tutte le maniere. Anche di testa. Poi, è chiaro, ci sono Mané e Salah..

Cosa deve fare l’Inter per mettere in difficoltà il Liverpool?
Prima cosa, sfruttare le situazioni da palla inattiva. I due difensori centrali dei Reds hanno grande struttura, ma gli altri no e Inzaghi ha ottimi colpitori di testa. Bisogna calciare bene le punizioni e gli angoli per sfruttare la differenza di centimetri. Poi non bisognerà aver paura: l’Inter ha giocato un buon calcio anche all’andata con il Real e può ripetersi. Sperando che il risultato sia diverso».

Teme che la squadra arrivi un po’ spremuta da un ciclo terribile?
Purtroppo non sarà al massimo, questo è scontato, perché ha dovuto fare i conti con un calendario assurdo. Mi chiedo: ma come si fa a costringere chi arriva agli ottavi di Champions a sfidare, da gennaio in poi, Atalanta, Milan, Lazio e Napoli in campionato, la Juventus in Supercoppa più la Roma in Coppa Italia? Così chiunque andrebbe in difficoltà a livello fisico. Moralmente la squadra arriva bene a questo appuntamento. Non so però quante energie nervose abbia perché nell’ultimo mese ha speso tanto.

Dei tre in avanti, se fosse Inzaghi, a chi si affiderebbe?
A Dzeko e Martinez. Anche se Lautaro non segna da un po’ in campionato e in Champions, i titolari sono loro due. Sanchez deve entrare dopo perché dà il meglio quando parte dalla panchina.

San Siro può essere un fattore?
Per me sì. Gli inglesi fuori casa a volte hanno sofferto. Bisogna che la gente si faccia sentire.