Alessandro Bastoni

Bastoni: “Sempre emozionante giocare Inter-Juve. Conte? Lo ringrazio per la fiducia in me”

Alessandro Bastoni a Sky Sport a due giorni da Inter-Juve

Il difensore nerazzurro Alessandro Bastoni ha concesso un’intervista a Sky Sport. L’argomento principale non poteva non essere la super sfida di campionato di domenica sera contro la Juve. Ecco l’intervista completa.

La prima cosa che pensi quando senti Inter-Juve?
È sempre una grande emozione, l’ho giocata tre o quattro volte ma provi sempre le stesse sensazioni. È un big match e sarà un onore giocarlo.

Alessandro Bastoni
fonte foto www.inter.it

Cosa vi ha insegnato la doppia sconfitta dell’anno scorso?
La Juve è tanti anni che vince, il nostro percorso è iniziato l’anno scorso con l’arrivo del mister e stiamo continuando a crescere. Proveremo a metterli in difficoltà ma non sarà facile perché sono tanti anni che vincono.

Ora siete davanti in classifica. Avete colmato il gap?
Mi riallaccio alla domanda di prima: la Juve è tanti anni che vince, noi siamo facendo un percorso ed è cambiato tanto. Negli ultimi anni stiamo giocando tanto anche causa Covid ma non guardiamo la classifica. Proveremo a fermarli.

La Juve è la favorita per lo Scudetto?
Per forza di cose è così, hanno un domino in Italia da anni. Sta a noi e alle altre provare a fermarli.

Come si ferma CR7?
Non lo so, ha vinto 5 Palloni d’Oro e se lo sapessi te lo direi. Dobbiamo fare un lavoro di squadra, stiamo crescendo, siamo un bel gruppo e stiamo bene insieme. La Juve non è solo CR7, ha tanti grandi campioni e domenica proveremo a fermarli.

Come state a livello difensivo?
Come ho detto dopo la Samp, sono gli episodi a decidere le partite. E in questo momento tanti stanno andando storti, tra calci di rigore o cose varie. Poi abbiamo anche alzato il baricentro e siamo più aggressivi, quindi concediamo di più anche se l’obiettivo di tutti è concedere sempre il meno possibile.

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Si parla della situazione del club: queste notizie possono darvi fastidio e disturbarvi?
Assolutamente no, pensiamo al campo. L’Inter è una grande club con dirigenti molto bravi che risolveranno tutto. Noi pensiamo solo al campo e a fare bene.

E può far si che si crei un bunker ad Appiano Gentile?
Come ho detto prima il nostro obiettivo è il campo, poi tutto il resto si sistema. Stiamo dimostrando che ci piace il calcio perché è la nostra passione. È un bel messaggio che passa. 

Può essere una grande occasione per voi il fatto che il campionato sia equilibrato?
Sia questo che quello dell’anno scorso sono stati campionati strani. Il nostro è un continuo percorso, penseremo partita dopo partita provando a vincerle tutte. 

Come stai vivendo questo momento a livello personale?
È cambiato tutto alla svelta, due anni fa ero a Parma e poi sono arrivato in un grande club come l’Inter. Dopo il periodo iniziale ho trovato spazio e ringrazio il mister che mi ha dato fiducia: la cosa importante è che non ho avuto paura di buttarmi nella mischia.

Come hai fatto a conquistare Conte?
Io son sempre stato me stesso, facendo quello che ho imparato da bambino all’Atalanta. Il mister ha visto questo in me e lo ringrazio ancora. 

Cos’ha di speciale Conte?
Credo, almeno a livello personale, il fatto che non ha avuto paura di buttarmi in mezzo a grandi campioni in un momento importante, perché ho giocato anche una finale europea. In campionato siamo arrivati ad un punto dalla Juve e abbiamo fato grandi cose. 

C’è qualcosa che accomuna Conte e Mancini?
Il modo di giocare è simile, costruiamo a tre e c’è un pressing alto alla conquista della palla. Sono allenatori diversi, ma mi piacciono entrambi.

Ti do la bacchetta magica: disegna il tuo futuro. Quanti anni rimarrai all’Inter?
Mah, non lo so. Io sto molto bene all’Inter e si sta bene a Milano. È una grande società e sapete la mia fede, ma vedremo col tempo.