inzaghi conferenza stampa inter

Barcellona-Inter, Inzaghi in conferenza stampa: “Dovremo essere bravi a soffrire tutti insieme”

Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia di Barcellona-Inter, match della quarta giornata della Champions League 2022/2023

Domani l’Inter sarà impegnata nella quarta giornata della Champions League 22/23 contro il Barcellona di Xavi Hernandez. Alla vigilia del match l’allenatore nerazzurro Simone Inzaghi ha presentato il match in conferenza stampa. Ecco le sue parole.

Un tuo precedessore, Trapattoni, diceva che bisogna dare il 120%, è un’occasione per voi?
“All’andata avevo detto che avevamo sfruttato l’occasione, domani sappiamo che è importantissima. Sapevamo che bisognava fare qualcosa di straordinario, ci stiamo giocando il girone con tutte le nostre forze. Sarà dura, siamo l’Inter e cerchiamo di fare la nostra partita. Dovremo essere bravi a soffrire tutti insieme e mettere in difficoltà il Barcellona”.  

Teme l’arbitraggio?
“Solitamente non ne parlo mai delle decisioni, ho solo visto che l’Uefa ha giudicato buona la prestazione di San Siro. Dovremo mettere forza e aggressivtà con determinazione la gara d’andata l’abbiamo fatta nel migliore dei modi”. 

Sembra di rivivere il 2010, gli interisti non possono andare nella zona dello stadio dedicata al Barcellona.
“Io la vivo serenamente, in casa nostra i tifosi sono sempre i benvenuti. A fine partita, a San Siro, ho salutato cordialmente Laporta, ho trovato massima edcazione da parte del Barça”. 

Xavi e Pedri hanno parlato di un’Inter difensiva.
“Assolutamente no, la storia qua all’Inter la sappiamo e la sapete. Abbiamo fatto mesi di bel calcio riconosciuto in Italia e in Europa, poi ci sono momenti particolari come la partita di andata dopo due ko. Nel primo tempo la squadra mi ha soddisfatto, nella ripresa abbiamo sofferto insieme con un blocco basso per togliere spazio al Barcellona”

Giocherà con un play difensivo?
“La formazione non la sanno neanche  giocatori, mi porto dei dubbi. Posso cambiare, ho ancora tempo per decidere, ho due attaccanti di ruolo che vengono da 3-4 partite consecutive, eventualmente posso alzare Calha e Mkhitaryan nel ruolo di seconda punta se decido di tenerne uno in panchina. Se parto con loro due ho Carboni e Curatolo in panchina, gli infortuni capitano a tutti. Mi sarebbe piaciuto che le due squadre fossero al completo. Gran parte della partita passerà dalla fase di non possesso, ma anche noi abbiamo giocatori di qualità che sanno tenere palla, dovremo cercare di palleggiare meglio rispetto all’andata perché non siamo a San Siro”. 

Il Barcellona non ha fatto bene a Milano, merito dell’Inter o altro?
“Io dico che gran parte del merito è stato dell’Inter, ho visto la partita di Maiorca, col Celta, il Barcellona ha sempre giocato un buon calcio anche nelle sconfitte europee. Sappiamo che a San Siro abbiamo concesso poco, obiettivamente Onana non ha fatto grandissime parate. Domani sarà diverso, lo stadio sarà caldo, noi dovremo essere squadra grazie all’accompagnamento dei nostri tifosi. Serve un’impresa perché le italiane qui fanno fatica”.

Si può puntare sulla cocretezza?
“Ogni gara ha una storia a sé, il Barcellona non meritava di perdere a Monaco. All’andata abbiamo fatto una grande partita da squadra aggressiva, compatta e determinata. Mi sarebbe piaciuto giocare a San Siro, ci siamo preparati per una partita ad altezza Inter”. 

Come si fa a tenere la squadra calma?
“In squadra ho giocatori abituati, hanno una certa esperienza, siamo una squadra matura. Sappiamo che ci saranno momenti di sofferenza e altri in cui dovremo essere lucidi con la palla”. 

Xavi ha parlato di finale, può essere controproducente per il Barcellona?
“Dovremo fare una gara attenta, nei particolari. Il Barcellona farà tanti cross, dovremo essere bravi a marcare dentro l’area. Ci aspettavamo il rischio di capitare in questo girone, possiamo fare del nostro meglio dopo aver raccolto sei punti. Dieci punti potrebbero bastare come no, affrontiamo la partita come se fosse decisiva”.