Antonio Conte alla vigilia di Atalanta-Inter, ultima partita della Serie A 2019/2020
Domani l’Inter torna in campo nel match valido per la trentottesima e ultima giornata di Serie A contro l’Atalanta allo stadio ‘Gewiss Stadium’ di Bergamo. Alla vigilia del match, l’allenatore nerazzurro Antonio Conte ha presentato la sfida con i nerazzurri ai microfoni di Inter TV. Ecco le sue parole.
Siamo arrivati in fondo al campionato. Cosa si porta dentro da questa esperienza strana causata dall’emergenza Covid?
“È stata sicuramente un’annata molto impegnativa, sotto tanti punti di vista. Questa esperienza ha portato tanta fatica. Si è trattato di una situazione nuova, ci sono comunque degli aspetti positivi dei quali si potrà far tesoro in futuro”.
Domani affronteremo l’Atalanta. Che partita si aspetta?
“Mi auguro che sarà una bella partita. Si giocherà a viso aperto, senza calcoli. L’Atalanta è una squadra che è diventata una realtà consolidata in Italia, visto il percorso degli ultimi anni. Inoltre sono ai quarti di Champions League. Ci sarà da soffrire, ma l’obiettivo è quello di far soffrire loro”.
Sarà la sfida tra la miglior difesa (Inter) e il miglior attacco del campionato…
“Io penso sempre che sia giusto avere un buon equilibrio tra fase offensiva e difensiva. L’Atalanta ha segnato tantissimi gol, segnano consecutivamente da più di 20 partite, hanno grandi meriti e giocatori di qualità. Noi siamo la miglior difesa e il secondo miglior attacco. Sarà una sfida nella sfida, dove speriamo di prevalere”.
Ha detto che ‘abituarsi a sentire la pressione è qualcosa di importante’. Pensa che passi anche da questo il percorso della sua squadra?
“Assolutamente sì. È importante abituarsi a giocare con la pressione di chi magari è dietro e ti vuole superare. La partita con il Napoli è stata bellissima: l’abbiamo giocata nella giusta maniera, con attenzione e determinazione in tutte le fasi contro un’ottima squadra. Ora abbiamo di fronte l’ultima partita: penso sia giusto concludere bene la stagione, ci vogliamo misurare per vedere a che punto siamo arrivati”.
Ritmi elevati, molti giocatori coinvolti. Soddisfatto che tutti si siano fatti trovare pronti?
“Sono soddisfatto, ma allo stesso tempo non avevo dubbi da questo punto di vista. Io e lo staff alleniamo affinché siano tutti pronti sia dal punto di vista tattico che fisico. Da parte dei giocatori c’è stata una grande risposta, questo è un gruppo di ragazzi molto professionali”.
Oggi è il suo compleanno, ha ricevuto tanti auguri. Ha un messaggio particolare?
“Ho detto ai ragazzi che ho festeggiato l’anno scorso i 50 anni con loro. Adesso festeggiamo i 51: è passato un anno e lo sentiamo tutto, dal punto di vista lavorativo”.