Francesco Acerbi

Acerbi: “Dopo la malattia sono un altro. Ecco il mio rapporto con Inzaghi, e Vialli…”

Francesco Acerbi al canale YouTube della Serie A

Il difensore dell’Inter Francesco Acerbi si è raccontato in un’intervista concessa al canale della Lega Serie A. Tanti gli argomenti toccarti, dalla malattia, al suo rapporto con Simone Inzaghi al momento dell’Inter. Ecco le sue parole.

“La difficoltà nella vita è normale, nelle cose difficili deve emergere il carattere. Se non ce l’hai, i problemi che hai qua li avrai anche da un’altra parte. Non cercare mai alibi”.

CALCIATORE E ALLENATORE – “Mi vedo ancora calciatore per tanti anni, dipende un po’ dalla testa che c’è. Ho vissuto sei o sette anni di cose belle e brutte. Sono un buon osservatore, capisco un po’ il giocatore e mi piace anche stare insieme a loro quindi mi piacerebbe fare l’allenatore”.

IL TUMORE – “Prima della malattia ero un ragazzo, dopo ovviamente un altro. Prima stavo perdendo tutto quello che dovevo perdere, dopo mi è arrivata una seconda possibilità e quindi cerco di sfruttarla nel migliore dei modi”.

VIALLI – “Ogni volta che parlava era una lezione di vita: era impressionante. È una di quelle persone che se parla ti ci incolli davanti e speri che non smetta mai di parlare. Lui è una di quelle persone, ha un altro livello umano”.

IL RECORD DI 149 PRESENZE CONSECUTIVE IN A – “Il record è stato bello finché è durato perché mi hanno dato una doppia ammonizione per niente a Napoli. Poi l’arbitro mi chiese scusa dopo, mi pare fosse Rocchi”.

SASSUOLO E LAZIO – “In quegli anni lì mi chiamo Ranieri per andare a Leicester, mi chiamarono squadre importanti ma ho sempre detto di no perché la famiglia Squinzi mi è sempre stata vicino. Ho tanta riconoscenza in loro. Poi è arrivato un punto in cui ha detto ‘ok, mi ha chiamato la Lazio e vado'”.

INZAGHI – “Con lui ho un rapporto buono ma è sempre un rapporto tra allenatore e giocatore, un rapporto che ogni giocatore deve avere col proprio allenatore. Quindi quindi c’è rispetto e ho molta stima, lui mi dà fiducia ed io cerco sempre di ripagarla”.

LA PRIMA SODDISFAZIONE ALL’INTER – “Lo sgambetto a Napoli. Sapevamo che c’erano già tanti punti di distanza, però non era insormontabile. Poi da lì abbiamo perso punti e adesso siamo lì a rincorrere il secondo posto e cercare di entrare in Champions perché per colpa nostra in campionato si sta facendo di meno”.

IL DERBY – “È sempre bello vincere il derby o vincere un trofeo con un derby. Sono belle sensazioni quando vinci, è quando perdi che è un disastro”.

LA SALERNITANA – “A Salerno ci sarà una bolgia, abbiamo dimostrato che in campionato abbiamo perso con le piccole. La Salernitana è una buona squadra, gioca bene. Adesso sono tutte finali per noi perché sono tutte difficili. Abbiamo perso con l’Empoli, abbiamo pareggiato col Monza, abbiamo perso con lo Spezia… La partita di Salerno è come una finale, come tutto il campionato adesso”.